Zona Rossa Vesuvio, nasce il comitato intercomunale per l’aggiornamento, l’applicazione e la diffusione dei piani di protezione civile. Ne fanno parte i Comuni di Cercola, Massa di Somma, San Sebastiano al Vesuvio, Sant’Anastasia, Pollena Trocchia e Volla

A seguito del bando della Regione Campania riservato alla predisposizione, l’aggiornamento, l’applicazione e la diffusione dei piani di protezione civile, nonché allo sviluppo di idonei sistemi di monitoraggio, i comuni di Cercola, Massa di Somma, San Sebastiano al Vesuvio, Sant’Anastasia, Pollena Trocchia e Volla hanno stipulato un protocollo d’intesa utile alla pianificazione intercomunale di Contesto Territoriale. “Il protocollo punta alla cooperazione tra i Comuni  sul tema della riduzione del rischio, ottimizzando l’impiego delle risorse e individuando modalità di efficace gestione delle emergenze”. ha detto Carlo Esposito, sindaco di Pollena Trocchia, noto urbanista e membro della cabina di regia che analizza la questione (nella foto sotto).

“Vista la storica collaborazione dei gruppi di protezione civile aderenti al coordinamento Vesuvius, gli Enti comunali avviano con questo protocollo d’intesa un percorso di aggiornamento dei singoli piani dopo 10 anni, prevedendo una visione di insieme della macroarea interessata, utile ad un più efficace pianificazione territoriale” ha continuato Esposito che qualche mese fa si fece promotore di una protesta “a muso duro” con la Regione Campania, rea a detta dei sindaci di non aver ascoltato le esigenze locali dell’entroterra per favorirne invece quelle vista mare. Il protocollo di intesa comprende anche il comune di Volla, al voto nei prossimi mesi dopo l’ennesimo scioglimento del consiglio comunale, l’unico dove nonostante il confine labilissimo con la zona rossa del Vesuvio, è ancora dato costruire, tanto che la città negli anni è stata definita la Dubai sotto il Vesuvio, per l’enorme numero di gru ospitate in città.

 

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