Vincenzo D’Anna si schiera: Sì al Rosatellum. “Sarà la politica dei pannicelli caldi”
ROMA – “Non c’è tempo per fare una legge migliore. Voteremo sì a un eventuale fiducia anche se il Rosatellum, dopo le urne, non ci consegnerà una maggioranza coesa. Altro che riforme: sarà la politica dei pannicelli caldi”. Così il senatore di ALA-SC (Alleanza LiberalPopolare Autonomie-Scelta Civica) Vincenzo D’Anna, in un’intervista pubblicata questa mattina, sulle pagine del “Mattino” di Napoli.
“Perché la votiamo? È il male minore” spiega D’Anna. Il Rosatellum, prosegue “non risponde all’interesse generale perché prefigura un esito scontato: la grande coalizione, che ha l’handicap di contenere tutto e il contrario di tutto. Un governo Renzi-Berlusconi? Non sono certo spiriti affini”. E a proposito di un eventuale “flop” della legge a Palazzo Madama: “Sarebbe peggio” ribatte D’Anna perché “se si votasse con il Consultellum al Senato sarebbe un macello. Sa cosa significa una campagna elettorale con le preferenze in 540 comuni in una regione estesa come la Campania? Servirebbero due milioni di euro per ogni candidato. Un milione soltanto per i manifesti. Siamo tra Scilla e Cariddi”.
A chi poi, parlando dei voti dei “verdiniani”, dice che potrebbero “creare imbarazzo”, il senatore di Ala replica: “E una vita che questi voti non sembra volerli nessuno. Alla fine, spesso risultano determinanti e nessuno sembra essersene mai dispiaciuto. E, mi permetta di aggiungere, sono sempre stati dati gratis. Verdini – conclude d’Anna – è il Belzebù di turno: ha fatto la politica per politica e lo si è visto fin ora: non abbiamo beccato un posto di governo né di sottogoverno. Altrimenti ce lo avrebbero già buttato in faccia”.
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