“Gli stabilimenti campani,  così come quelli pugliesi, rimarranno in attività”. SLE aveva già smentite categoricamente le voci sulla fuga dal territorio l’imprenditore campano Paolo Scudieri, che ha presentato al ministero.

“Nessuna chiusura – spiega – a cominciare dallo stabilimento napoletano di Somma Vesuviana che tuttavia, almeno inizialmente, subirà un ridimensionamento. L’obiettivo, spiega Scudieri,(sotto nella foto)  è ridurre prima di tutto il costo del fitto di capannoni che pesano per quasi un milione di euro all’anno su uno stabilimento che, ad oggi, registra perdite pesanti.

La reazione di lavoratori e sindacati, però, non è stata positiva. Scudieri non nega che in un primo momento ci saranno esuberi ma, assicura: “utilizzeremo tutti gli strumenti per accompagnare i lavoratori verso un futuro in cui l’azienda potrà riattrarre nuove forze lavorative”. Scudieri auspica un dialogo costruttivo con le parti sociali e si dice ottimista sul futuro degli stabilimenti interessati. Dialogo tramutato in uno sciopero serrato dei lavoratori, per il futuro dell’azienda e delle loro famiglie. Ieri l’incontro tanto atteso al Ministero per discutere le sorti di Dema. L’annuncio con un comunicato l’ha dato il sindaco. “Lo stabilimento di Somma Vesuviana non chiuderà e resteranno a Somma, praticamente quasi tutti i reparti. L’unità di Somma Vesuviana rimarrà centrale per le attività del Gruppo e in essa continueranno a svolgersi quasi tutte le attività. E’ previsto anche un potenziamento. Sono felice per Somma Vesuviana, sono felice per gli operai e le loro famiglie che arrivano da ben 32 giorni di sciopero e credo che la piena sinergia tra sindacato, istituzioni locali e operai abbia prodotto un risultato importante e impensabile. Adesso la sfida si sposta sul piano industriale con l’auspicio di un rafforzamento degli investimenti anche per i prossimi anni, da parte della Adler di Paolo Scudieri che ha acquisito gli stabilimenti DemaHa dichiarato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana.