Verso il voto del 4 marzo – Massimo Micera (LeU): “Credo in una sinistra programmatica e progressista”
San Giorgio a Cremano. Professionista di lungo corso, Massimo Micera, si candida alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale Portici– Nola tra le file di Liberi e Uguali coerentemente con la sua storia politica: “Sono stato rappresentante istituzionale della sinistra e credo in una sinistra programmatica e progressista”.
Il territorio vesuviano deve ripartire dalle grosse risorse naturali e architettoniche: “ Manca un serio programma e l’attenzione giusta sia nei confronti del Parco Nazionale del Vesuvio sia per tutta la zona costiera“- sottolinea il candidato di LeU –” Immagino una città vesuviana che parta dal Vesuvio per arrivare al mare, penso ad Oplonti, penso agli scavi di Pompei,Ercolano, le ville vesuviane e per quanto riguarda le problematiche oltre il piano di fuga che avrebbe bisogno di una rivisitazione, la piaga è il dissesto idrogeologico.”
E’ sempre più difficile per i comuni riuscire a garantire servizi sociali di buon livello, la ricetta di Micera per riuscire a dare linfa al settore passa attraverso l’implementazione di nuove risorse umane ed economiche non dimenticando la sicurezza: ” Nell’ultimo periodo ci sono state grosse lacune, oggi nelle nostre città assistiamo a scene di violenza gratuita, un fenomeno dovuto in parte all’assoluta assenza di una politica per la famiglia e di una riforma scolastica che ha lasciato i ragazzi orfani di un rapporto mediato ed immediato con i propri insegnanti; al centro del nostro programma” – aggiunge Massimo Micera – “ libero accesso agli studi universitari, oggi esosi, e uno studio approfondito sulla Buona Scuola, che non ci convince molto” .
Qualora fosse eletto a Roma, l’avvocato sangiorgese, porterà sul tavolo di discussione due temi fondamentali: la disaffezione delle persone alla politica e la riforma della legge elettorale: “Quando ero giovane si discuteva di politica, oggi io sto facendo una campagna elettorale serrata incontrando molte persone, tra le scuole e la strada” – continua – “Questa è una campagna elettorale priva di valori e contenuti, spesso assisto a dibattiti dove l’unico scopo è denigrare l’avversario, io non sono cosi; a me interessa mettere in campo le mie idee e i valori di cui sono portatore”- conclude il candidato di Liberi e Uguali a proposito della riforma elettorale – “Liberi e Uguali ha messo in campo delle liste profondamente legate al territorio, oltre il 70% dei candidati hanno un legame territoriale molto forte. Basta con i designati, la gente deve poter votare ed avere un punto di riferimento in Parlamento che sia espressione del territorio e che debba tornare al vaglio del giudizio dell’elettore. Questo determina automaticamente che il rapporto tra amministratore e amministrato ridiventi saldo come lo era un tempo”.
Roberto Liucci
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