VERSO IL VOTO A SAN SEBASTIANO AL VESUVIO – Salvatore Sannino denuncia contro ignoti l’affisione abusiva di manifesti che lo diffamavano subito dopo la vittoria delle primarie
San Sebastiano al Vesuvio – “Come annunciato ai mezzi d’informazione ho scelto di denunciare l’affissione di manifesti anonimi e diffamatori. – E’ chiaro Salvatore Sannino -. Nello specifico, tramite l’avvocato Mafalda Sorrentino ho scelto di rispondere con opportuna azione legale ai manifesti apparsi nella notte del 6 marzo, all’esatto indomani delle elezioni primarie; segno di un’azione pianificata a scopo strumentale per buttare fango in maniera gratuita su un onesto impegno politico. Avrei anche fatto a meno di dar qualsiasi tipo di attenzione a tali provocazioni, che lasciano il tempo che trovano. Ma fare politica con diffamazioni e manifesti anonimi è un’offesa per la dignità del dialogo politico della nostra città che merita confronti e toni meno provinciali e più corretti e onesti. In sostanza il manifesto accusava l’ex sindaco Giuseppe Capasso e l’attuale vincitore e unico candidato (per ora) del centro sinistra alle amministrative di Giugno, Salvatore Sannino, di aver usato la piscina comunale (quella che per il rotto della cuffia e per le denunce dell’opposizione in Consiglio Comunale, non è passata ai privati) come base di lancio per le primarie del Pd. Sannino non ci sta e passa la palla alla magistratura ordinaria per scoprire mandanti ed esecutori delle diffamazioni a mezzo manifesto. Sempre più chiara invece la spaccatura dentro il Pd tra chi ha perso le primarie e chi invece ha accettato l’esito del voto e appoggia l’unico candidato accreditato a correre col simbolo del Pd. A giorni la segreteria provinciale e quella regionale dei democrat dovrebbero dirimere le questioni.
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