VERSO IL VOTO A SAN SEBASTIANO AL VESUVIO – Raffaele Nocerino e Federica Grumetti, due giovani che puntano al rilancio architettonico e culturale della città, in una prospettiva europea
San Sebastiano al Vesuvio – Due prospettive diverse, lo stesso obiettivo: il rilancio della cittadina sotto il Vesuvio attraverso l’ondata della freschezza e della gioventù. Candidati con la maggioranza uscente che sostiene a sindaco Salvatore Sannino, ci sono Raffaele Nocerino e Federica Grumetti. Laureando in architettura il primo, con una tesi sul restauro di un bene culturale posto a vincoli paesaggistici, laureanda in economia e commercio la seconda con la passione della politica sin da ragazzina al punto di essere oggi la rappresentante degli studenti del suo dipartimento universitario. “Sin da quando ero uno studente liceale – afferma Raffaele Nocerino – mi sono interessato alla vita politica e lo scorso agosto ho deciso di mettermi in gioco, scegliendo di appoggiare la candidatura a Sindaco di Salvatore Sannino, al fianco di un gruppo di professionisti, studenti ed imprenditori che al meglio rappresentano la realtà cittadina di San Sebastiano al Vesuvio.
Visto il mio percorso di studi, mi sono ripromesso di perseguire lo sviluppo del nostro paese: penso in primis alla possibilità di recuperare degli immobili abbandonati, che versano in uno stato di degrado come, ad esempio, le Masserie Circumvesuviane, vecchie dimore di persone facoltose che amavano trascorrere le loro vacanze alle pendici del Vesuvio, mirando ad interventi di restauro e recupero in chiave ecologica e soprattutto cercando di imprimere un’impronta turistica e sociale al nostro paese, visti gli elementi attrattori tra i quali ci troviamo: il Vesuvio, il golfo di Napoli, le penisole sorrentina ed amalfitana, solo per citarne alcuni. Un insieme di attività che cercano di declinare a scala comunale l’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile dell’O.N.U., direzione sulla quale l’Unione Europea ha espresso più volte l’impegno e la necessità di programmare lo sviluppo: è necessario che ciò parta dalle realtà locali, delle quali San Sebastiano al Vesuvio ha la possibilità di farsi portavoce”. Anche Federica ha le idee chiare. “Vivo da sempre a ridosso della villa confiscata alla camorra che, per anni, è rimasta abbandonata – afferma Federica – ora, invece, vedere che ci si sta muovendo per trasformarla nella “cittadella del pane” mi rende sempre più entusiasta. La cittadella del pane, consentirà l’incremento del turismo in quanto all’interno verrà costruito un ostello per tutti coloro che vorranno frequentare la scuola. Un altro argomento che mi sta a cuore è quello di dare “spazio” ai giovani e alle nuove generazioni nel senso che vorrei vedere realizzato uno spazio di aggregazione dove le ragazze e i ragazzi possano incontrarsi per condividere momenti di svago ma anche culturali”.
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