Unioni omosessuali: il nostro viaggio tra come la pensano i sindaci sotto il Vesuvio

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Mara Carfagna (Fi) e Pina Picierno (Pd) concordano: serve in Parlamento una “buona legge” che riconosca diritti alle coppie di fatto, anche tra persone dello stesso sesso. Le due esponenti politiche sono intervenute a Napoli ad un convegno per i 30 anni dell’Arcigay. Luigi de Magistris ha rivendicato il ruolo di Napoli come città apripista nella trascrizione delle nozze gay avvenute all’estero. Abbiamo chiesto a qualcuno dei nostri sindaci sotto il Vesuvio come la pensa. Anche un “filosofico” e diplomatico Nicola Marrone, sindaco di Portici, è intervenuto sulla spinosa questione: “La società è più veloce delle leggi. – ha detto il Primo cittadino – Non si può fermare la corrente con un piccolo sassolino. Resto del pensiero che le norme, difficilmente, possano mai regolamentare sentimenti e/o emozioni; ma credo sia giusto che anche le coppie omosessuali possano godere di diritti e doveri”. “Noi sindaci siamo in attesa che su questa materia l’Italia si adegui al diritto europeo. – dice il primo cittadino di Ottaviano Luca Capasso – Nel frattempo non possiamo fare altro che rispettare le norme che attualmente non ci permettono di trascrivere matrimoni di persone dello stesso sesso stipulati all’estero. La nota del ministro Alfano è l’occasione per noi amministratori di chiedere al Parlamento una legge chiara e condivisa. Da cittadino non ha alcuna difficoltà ad accettare matrimoni civili di persone dello stesso sesso, però non sono d’accordo all’affidamento di bambini a queste coppie”. Stesso avviso per il primo cittadino di Pomigliano D’Arco Lello Russo: “Non avrei nessuna difficoltà a inserire nel registro dei matrimoni due persone dello stesso sesso. Passi avanti da quando Oscar Wilde fu arrestato per la sua omosessualità sono stati fatti, e adesso sono convinto che la maggior parte degli italiani aspettano una legge che possa finalmente definire legali i matrimoni tra omosessuali. Temo però che la comunicazione che ha mandato Alfano alle prefetture renda tutto più difficile, nonostante la posizione favorevole del Pd. Inoltre aspetto con trepidazione i documenti del sinodo perché probabilmente anche la chiesa assumerà una posizione ben diversa su questo argomento”. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, infatti, con una circolare ai Prefetti ha chiesto di cancellare le trascrizioni delle nozze celebrate all’estero tra persone dello stesso sesso, creando una forte spaccatura tra il partito Democratico e il Nuovo centro Destra assieme nella maggioranza di Governo. “Per questa questione, come per altre che riguardano i diritti civili, abbiamo intenzione di istituire quanto prima una commissione consiliare – afferma il neo eletto sindaco a Somma Vesuviana Pasquale Piccolo – che possa lavorare per elaborare una posizione che sia quanto più è possibile condivisa tra tutti i cittadini di Somma Vesuviana, perché queste sono posizioni che non vanno assolutamente assunte a maggioranza. Va da sé però che la decisione ultima per risolvere la questione una volta per tutte spetta al Parlamento, a quel punto noi amministratori comunali non potremmo fare altro che adeguarci alla legge”. “Da uomo delle Istituzioni condivido in pieno i contenuti della circolare del Ministro Alfano. – chiosa il primo cittadino del Pd di Massa di Somma Antonio Zeno – Altro aspetto sono invece le considerazioni sul dovere dei nostri parlamentari di superare le attuali norme, ancor oggi troppo limitative nel riconoscere la legittimità delle unioni gay e i diritti tra conviventi. Sicuramente è indispensabile legittimare questi diritti, voglio chiarire però che unione non è matrimonio, convivenza non è famiglia e pertanto il diritto al riconoscimento del desiderio di convivenza non potrà mai essere il gradino per poter poi un giorno veder riconosciuto il diritto alle adozioni delle coppie gay”.

Margherita Manno
Dario Striano
Daniele De Somma

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