Un pezzo di città restituito ai cittadini: il sindaco Esposito taglia il nastro del “nuovo” Parco Boschetto

Sindaco Inaug Boschetto

Sant’Anastasia  – Con il sottofondo jazz della band Salerno Street Parade, alle 11,15 circa il Sindaco Carmine Esposito, arrivato in bicicletta, ha inaugurato il parco Boschetto con il classico taglio del nastro ed un brindisi. Prima del taglio del nastro, precedenza alle letture, alle preghiere ed alla benedizione da parte del Priore di Madonna dell’Arco, Padre Rosario Licciardeli, in presenza dei parroci Don Ciccio D’Ascoli e Giacomo Verrengia, delle Forze dell’Ordine, P.S. – CC. – GdF. e PM., consiglieri e assessori comunali e tante famiglie con bambini, adulti e ragazzi. Un altro momento significativo è stato quello della messa a dimora di un leccio, con i ragazzi della scuola calcio ADS Stella Splendente ad aiutare materialmente il Sindaco a interrarlo. Un gesto simbolico quello di piantare un albero in un Boschetto che è ricco di alberi secolari e di una zona ricca di alberi da frutto. La giornata splendida ha accompagnato la semplice cerimonia, mentre molti bambini erano alle nuove giostrine con i loro genitori, accompagnando con applausi spontanei le parole del Priore e del Sindaco. Circa 300 e più persone hanno seguito l’evento, apprezzando molto la riqualificazione operata in questi giorni, con la riparazione delle recinzioni, delle panchine, delle fontanine e dell’impianto elettrico, dei percorsi fitnes tracciati con tufo in polvere, con nuove staccionate e nuovi cestini, il verde curato. “E’ un bene pubblico prezioso che ci viene restituito – afferma Padre Rosario Licciardeli – è un dono che sta a noi saper custodire e viverlo rispettando la natura”.  “Mi complimento per la partecipazione dei cittadini – afferma il Sindaco Carmine Esposito – anche se non è stata molto promossa questa inaugurazione, perché abbiamo ancora molte cose da sistemare nel complesso della villa Tortora Brayda. E’ una giornata molto bella, gioiosa per il paese, il meteo ci accompagna con il sole. Le parole di padre Rosario hanno colto nel segno: questo è un bene pubblico, non è di nessuno ed è di tutti. Noi abbiamo fatto la nostra parte, se tutti, la politica, le istituzioni, le associazioni e soprattutto i cittadini staremo attenti a convincerci che sta nelle nostre mani custodire il bene pubblico, il bene comune, saremo capaci di conservare questo bene pubblico e tante e tante altre cose che dobbiamo ancora fare per il nostro paese, che ne ha bisogno. Questo Boschetto, la villa, con il punto ristoro e il chiosco che apriremo, il palazzo Tortora Brayda con il Santuario vicino, è un polo di eccellenza per Sant’Anastasia. Noi puntiamo molto su questo, anche come sostenibilità economica da dare a questo luogo, però dobbiamo farlo con civiltà. Teniamo molto alla religiosità popolare, ma dobbiamo migliorare la vivibilità di questi luoghi e, penso, ce la possiamo fare. Mi aspetto da tutti che insieme sappiamo conservarci questo luogo, meglio di come non è stato fatto in passato, è una sfida. Cercherò di coglierla, ma senza l’aiuto dei cittadini certamente non ce la farò”.

l’Ora

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