Ultrà ucciso a Milano, quattro tifosi napoletani sotto inchiesta per omicidio volontario
E’ stato iscritto stamani nel registro degli indagati per omicidio volontario l’ultrà del Napoli di 25 anni che sarebbe stato alla guida della Volvo B40 station wagon, sequestrata ieri, che avrebbe investito Daniele Belardinelli durante gli scontri di Santo Stefano fra i tifosi di Inter e Napoli. Lo ha appreso l’ANSA.
Il 25enne, residente a Napoli, è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio volontario anche a garanzia, come atto dovuto, per poter effettuare tutti gli accertamenti tecnici, anche irripetibili, anche alla presenza di legali e consulenti difensivi. Secondo l’ipotesi dell’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dai pm Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri, il tifoso napoletano era alla guida della Volvo V40 (non B40, come scritto in precedenza) che avrebbe schiacciato l’ultrà del Varese Belardinelli, che era in prima fila nell’agguato degli ultras interisti contro quelli napoletani in via Novara, vicino allo stadio Meazza. In macchina con il giovane c’erano altri tre ultras napoletani. Decisive per arrivare all’individuazione dell’auto e quindi del presunto investitore sono state le analisi delle immagini che hanno ripreso gli scontri e le testimonianze che avrebbero smentito anche il tentativo del giovane di affermare che non era presente quella sera a Milano. Tra l’altro, gli investigatori della Digos stanno anche verificando l’ipotesi che il giovane abbia cercato di cancellare le tracce dell’investimento. Ora importanti, infatti, saranno anche i rilievi della polizia scientifica sulla macchina, intestata in leasing al padre del 25enne, che ha 60 anni. Gli inquirenti, inoltre, dovranno effettuare anche approfondimenti sulla dinamica dell’investimento e nel caso emergesse che si è trattato di un incidente, l’accusa potrebbe anche essere riqualificata da omicidio volontario, ipotesi ‘tecnica’ che consente di svolgere tutte le indagini, a omicidio stradale.
La Procura di Milano sta effettuando una serie di verifiche per capire chi il 26 dicembre fosse alla guida della Volvo Station Wagon sequestrata ieri a Napoli, auto che era nella disponibilità di un ultrà partenopeo di 25 anni, ora indagato per l’omicidio volontario di Daniele Belardinelli, investito durante gli scontri prima di Inter Napoli.Con il venticinquenne in macchina, infatti, c’erano anche altre tre persone, tra cui un suo parente. Si ipotizza che alla guida della Volvo potesse esserci quest’ultimo. Gli accertamenti al riguardo sono ancora in corso. L’auto è intestata, con un leasing, al padre del ragazzo. Le posizioni degli altri tre che erano in macchina sono al vaglio dell’autorità giudiziaria che potrebbe contestare anche a loro l’omicidio volontario a garanzia per tutti gli accertamenti da compiere.
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