TRAGEDIA NORMAN ATLANTIC – Michele Liccardo e Giovanni Rinaldi sarebbero annegati dopo l’assideramento dovuto all’impatto con l’acqua gelida
Annegati dopo l’assideramento dovuto all’impatto con l’acqua gelida. Le autopsie di oggi sui corpi di cinque vittime della Norman Atlantic confermano le cause della morte già ipotizzate dopo i primi accertamenti medico legali di ieri. I naufraghi sarebbero annegati dopo l’assideramento dovuto all’impatto con l’acqua gelida. I medici legali Francesco Introna e Biagio Solarino, insieme con il consulente di parte Vito Romano, hanno eseguito le autopsie sulle salme dei due autotrasportatori napoletani Michele Liccardo di 32 anni e Giovanni Rinaldi di 34. Sui corpi dei due campani sono stati rilevati anche segni di ustione che, tuttavia, non avrebbero causato la morte e che sarebbero stati provocati dall’esposizione al calore, e non direttamente alle fiamme dovute all’incendio a bordo della motonave. Successivamente si è proceduto agli accertamenti autoptici sui tre greci Gerasimos Kazantzidis, Sasentis Nikolaus Paraschis e Kostantinos Koufopuolos, rispettivamente di 61, 63 e 57 anni. Anche per loro sono stati confermati i decessi in pochi minuti per annegamento successivo a una sorta di choc termico. Domani mattina sono previste le ultime due autopsie, sulla tedesca 53enne Muller Afroditi (che sulla base dell’esame esterno presenterebbe ferite procurate da uno squalo) e sul sacerdote georgiano Omar Kartozia di 27 anni, il quale tuttavia, per motivi di credo religioso e su richiesta dell’Ambasciata della Georgia, sarà sottoposto soltanto ad esami diagnostici.
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