TOLLERANZA ZERO AL CASAMALE – Divieto di sosta e telecamere per il Borgo Incantato di Somma Vesuviana da tempo in balia dei balordi
Con una lettera indirizzata al sindaco Salvatore Di Sarno e al presidente del consiglio comunale Giuseppe Sommese, sette esponenti dell’opposizione (Celeste Allocca, Lucia Di Pilato, Antonio Granato, Salvatore Granato, Umberto Parisi, Pasquale Piccolo e Vincenzo Piscitelli) chiedono una seduta monotematica sulle problematiche del borgo Casamale, ormai divenuto off limits soprattutto la notte. Il primo cittadino Salvatore Di Sarno che sin dall’inizio del suo mandato aveva dichiarato tolleranza zero all’illegalità, ha spiazzato tutti e dalla sua pagina Facebook ha annunciato la linea dura: “Preso atto delle numerose segnalazioni che ci sono pervenute rispetto ad episodi di “sosta selvaggia” nelle ore serali e notturne in piazza Collegiata al Casamale e che questi sono, spesso, causa di grave intralcio alla circolazione dei veicoli e soprattutto dei mezzi di emergenza – scrive Di Sarno – vi comunico che da oggi è in vigore l’ordinanza n°133 con la quale la mia Amministrazione ha inteso rivedere la disciplina della sosta in piazza Collegiata. Pertanto, per ragioni di interesse pubblico, da oggi è disposto il divieto di sosta per i veicoli sull’intera area, tutti i giorni della settimana, dalle 8:00 alle 2:00. Da oggi è anche nuovamente funzionante la telecamera di videosorveglianza che riprende la piazza. Faremo rispettare le regole, e i trasgressori saranno puniti come prevede la legge, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza dei nostri concittadini”. Qualche giorno fa proprio al Casamale il parroco della Collegiata, padre Giuseppe D’Agostino, aveva “moderato” un incontro tra residenti e amministrazione comunale in cui erano venute fuori vecchie e nuovissime problematiche dell’incantato Borgo che accompagna la città di Somma Vesuviana dal centro alle pendici del Vesuvio. Il Casamale, ricco di tradizioni e storia è diventato ostaggio di balordi, di auto in sosta e di risse furibonde. I cittadini e quei pochi commercianti che ancora restano al borgo, sono esasperati. La linea dura di Di Sarno è partita: divieti e telecamere, il primo step. Poi si passerà ai pattugliamenti.
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