Se da diverse settimane tiene banco la querelle tra il Governatore della Campania Vincenzo De Luca ed il Pd nazionale sul terzo mandato con la maglia democrat del prsidente, siccome la legge in Regione è passata, in previsione delle elezioni regionali che si svolgeranno tra circa un anno. Nel centrodestra, però, non si vivono giorni sereni, anzi. Fulvio Martusciello, di Forza Italia, ha lanciato da diversi mesi la volata per candidarsi. L’iniziativa non è piaciuta a Fratelli d’Italia, che potrebbe puntare sulla candidatura del sottosegretario Edmondo Cirielli, mentre c’è chi non esclude che si faccia avanti anche il ministro Piantedosi, capace ad inizio ottobre di portare il G7 in Irpinia, a pochi chilometri da casa sua. Ritorna poi ciclicamente e forse a sua stessa insaputa l’eterna ipotesi della candidatura di Antonio D’Amato, l’ex presidente degli industriali, presidente della Fondazione Mezzogiorno. Spinta in avanti di Martusciello che ha creato malumori anche dentro Forza Italia, al punto che Annarita Patriarca, con una lettera indirizzata al vice premier Tajani, ha rassegnato le sue dimissioni dal ruolo di segretario provinciale del partito di Berlusconi. Patriarca, che era stata eletta nel congresso provinciale svoltosi a gennaio di quest’anno a Castellammare di Stabia, lamenta che non ci sono le opportunità e le possibilità «per svolgere il ruolo con serenità e condivisione». Fa riferimento a «posizioni preconcette e fughe in avanti». Delle quali – si duole – risentono la credibilità stessa del partito e dei sui dirigenti. Scrive di un partito non inclusivo, che è minato «da microsistemi».  Con Patriarca lasciano la segreteria provinciale di Forza Italia i vicesegretari Raffaele Barone, Francesco Pinto e Luigi Renzi; il responsabile per gli enti locali, Gaetano Cimmino; la responsabile della formazione  Katia Iorio; Gennaro Giustino, l’organizzatore del partito in provincia di Napoli e la responsabile delle politiche giovanili Angela Procida.