Tagli alle strutture per disabili, è polemica tra la Regione e i Comuni. Colpito maggiormente l’Ambito 26

corrado-gabriele

Ancora tagli in regione Campania. E questa volta ad essere colpiti dalla scure targata Caldoro, sono circa  1600 posti letto presso le strutture sanitarie che ospitano disabili con patologie psichiche e sensoriali. I tagli derivanti da alcuni decreti (108 e 121) firmati ad ottobre 2014  dal Presidente della Giunta e Commissario per la Sanità Stefano Caldoro, andranno in vigore il primo febbraio. A essere colpiti sono i comuni di San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, Palma Campania, Striano, San Gennaro Vesuviano, Terzigno e Poggiomarino che hanno creato un coordinamento e hanno chiesto il commissariamento del cosiddetto Ambito 26, ovvero dell’accorpamento a cui appartengono. “In un Paese normale non dovrebbe accadere che 1530 disabili mentali maggiorenni vengano messi alla porta dalle strutture che fino a ieri li accoglievano, e la Regione dovrebbe occuparsi di come migliorare la qualità dell’assistenza ai disabili e non di come azzerarla”, dichiara il capogruppo del PSI Corrado Gabriele. Stamattina  il gruppo consiliare del PSI in Regione Campania aderirà alla manifestazione di protesta indetta dalle famiglie dei disabili della Campania che protesteranno a Santa Lucia contro i tagli previsti dal decreto del Presidente Caldoro, che porteranno ad un risparmio di 42 milioni di euro. I consiglieri socialisti Gennaro Mucciolo e Corrado Gabriele dichiarano che “oltre a partecipare alla protesta faremo sentire la nostra voce e annunciamo che non parteciperemo al voto sulle elezioni dei grandi elettori della Campania per il Presidente della Repubblica fin quando il Presidente Caldoro non ritirerà questo indecente provvedimento. Ma se dovesse andare avanti questa situazione utilizzeremo la nostra potestà ispettiva per verificare quotidianamente i luoghi dell’accoglienza delle persone con disabilità per assicurarci che vengano rispettati gli standard previsti dall’UE”

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