Svolta nel caso Pordenone: Arrestati Giosuè Ruotolo e la sua fidanzata

giosuè ruotolo e maria rosaria petrone
giosuè ruotolo e maria rosaria petrone

Somma Vesuviana – A dieci giorni dall’anniversario del delitto di via Interna, dove furono giustiziati Teresa Costanza e Trifone Ragone con sei colpi di pistola a bruciapelo, nel parcheggio del palasport di Pordenone, Giosuè Ruotolo, militare di 26 anni di Somma Vesuviana, è stato arrestato con l’accusa di duplice omicidio e l’aggravante della premeditazione. La sua fidanzata Maria Rosaria Patrone, studentessa 24enne di Giurisprudenza, è invece agli arresti domiciliari nella propria abitazione di Somma Vesuviana. La posizione dell’indagata si è ridimensionata rispetto alle ipotesi di reato contestate inizialmente: è accusata di favoreggiamento. Tramontata, invece l’ipotesi di istigazione al delitto.

La prima svolta nelle indagini arriva con i fotogrammi dell’Audi A3 grigia di Giosuè Ruotolo: le telecamere di via Interna la immortalano due volte, a distanza di più di sette minuti.

Secondo gli investigatori gli screzi fra Trifone e Giosuè sarebbero culminati, alcuni mesi prima del delitto, in un’accesa discussione in cui i due commilitoni sarebbero venuti perfino alle mani. Circostanza peraltro smentita dall’interessato e dal suo avvocato difensore Roberto Rigoni Stern che ha sempre assicurato che i rapporti tra Ruotolo e Ragone erano corretti e normali.

«L’arresto del mio assistito Giosué Ruotolo ci coglie completamente di sorpresa perché sono passati sei mesi dall’iscrizione del registro degli indagati e non capiamo quali circostanze possono essere mutate rispetto ad allora per giustificare questo provvedimento». Lo ha dichiarato l’avvocato Roberto Rigoni Stern.

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