Sventagliata di mitra in un basso al Rione Traiano, resta ferito Raffaele Pezzuti
Gli equilibri sono quasi tutti saltati. Qualche vecchio boss è uscito dal carcere e qualche nuovo esercito sta pensando di fare la scalata alla vetta dell’holding di clan che a Napoli e in provincia gestisce soprattutto il business della droga, non più solo eroina, cocaina o hashish, ma anche droghe sintetiche provenienti dalla Cina o addirittura dalla Russia e dai Balcani. E se fino a ieri le sparatorie avvenivano nei quartieri del Centro Storico, oggi tutta la città è terreno di guerra. L’ultima vittima di questo progetto criminale è un uomo di 41 anni, Raffaele Pezzuti, già noto alle forze dell’ordine per reati legati agli stupefacenti, l’uomo rimasto ferito nella sparatoria avvenuta nella tarda serata di ieri in via Romolo e Remo, al Rione Traiano di Napoli. Una settantina di colpi di un’arma automatica sono stati esplosi contro un’abitazione al piano terra. Non è ancora chiaro se Pezzuti, colpito ad una gamba, fosse l’obiettivo del raid. L’uomo è stato trasportato all’ospedale San Paolo. Per lui una prognosi di 30 giorni. Resta ricoverato e piantonato ma non è in pericolo di vita.
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