Sull’amianto a Cercola interviene l’Osservatorio Nazionale Amianto: “Il sindaco Fiengo faccia chiarezza”
Cercola – La questione dell’amianto vicino la scuola De Luca Picione denunciata da Angelo Visone è diventata di carattere nazionale al punto che per la gravità de ne è occupata l’Osservatorio Nazionale Amianto. . “In seguito ai sopralluoghi svolti a novembre e dicembre 2016 tra il Comune, l’ARPAC, l’ASL competente e i militari della locale stazione dei carabinieri, si è appurato dai risultati dei prelievi che i valori dell’amianto presente nella proprietà adiacente alla Scuola “De Luca Picione” sono abbondantemente inferiori ai limiti di soglia previsti dalla legge”, questo è quanto si evince dal comunicato stampa diffuso lo scorso 31 gennaio, a nome del Sindaco di Cercola, Vincenzo Fiengo.
Un’affermazione, questa, non condivisa dai cittadini, poiché non sussistono limiti di soglia al di sotto del quale il rischio si annulla e tutte le esposizioni di amianto sono dannose per la salute umana. Trattandosi di un cancerogeno e, come per tutti i cancerogeni, il limite è 0, a maggior ragione se parliamo di un asilo e di una scuola elementare e media. Questa situazione ha destato non poche polemiche e preoccupazioni, soprattutto da parte di chi, ogni giorno vede il proprio figlio entrare in quella scuola, un luogo che, per antonomasia, dovrebbe rappresentare un “nido sicuro” al quale ogni genitore dovrebbe lasciare i figli con serenità, o per meglio dire “in sicurezza”. Non è questo lo stato d’animo dei genitori dei piccoli alunni della scuola “De Luca Picione”. “Chiediamo che dalle parole si passi ai fatti. L’amianto deve essere bandito da tutte le scuole, non ci sono limiti di soglia che tengano – dichiara Angelo Visone, padre di un alunno frequentante la scuola in questione -. Pensiamo alla spensieratezza dei nostri figli, che ancora si emozionano quando vedono un fiore o quando ascoltano il cinguettio degli uccelli…Come possiamo accettare che possano essere esposti ad un rischio così grave?! Come possiamo accettare che siano costretti a respirare amianto, anche qualora fossero solamente poche fibre?!. Nel giugno del 2014 ho letto un articolo di un giornale locale dove si parlava di 2000 mq di eternit in quel capannone, un numero spaventosamente grave. Nel mese di novembre 2014 ho presentato una istanza di giustizia, con una petizione con circa 140 firme. Ho pensato diverse volte di far cambiare scuola a mio figlio – continua Angelo – ma poi ho pensato che non sarebbe stato giusto, primo perché gli ostacoli vanno superati e non aggirati e poi perché non posso tollerare che altri bambini possano correre il pericolo di ammalarsi e morire anche in giovane età”.
L’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA Onlus), associazione rappresentativa dei lavoratori e cittadini esposti e vittime dell’amianto, è stata informata dai genitori dei bambini di questa situazione e, poiché si batte ormai da anni affiche tutte le scuole vengano bonificate e che ci sia la doverosa attenzione per la tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro, attraverso il suo Presidente, l’Avv. Ezio Bonanni, ha inviato una lettera diretta al Sindaco, in cui si chiede chiarezza sull’affermazione “sono abbondantemente inferiori ai limiti di soglia previsti dalla legge” attraverso una copia integrale dei risultati relativi ai prelievi effettuati.
Una richiesta non di poco conto se si pensa che “la salute dei cittadini, e in particolare dei bambini ospitati nella scuola adiacente, resta una priorità assoluta”, così come dichiarato dal Sindaco, affermazione che l’ONA condivide pienamente e che ribadisce che il limite di soglia deve essere 0 e che non ci debba essere alcun rischio di esposizione per i piccoli che frequentano queste scuole.
“In Italia abbiamo censito più di 2400 scuole con presenza di amianto (nel 2014) ed è dal 2012 che abbiamo lanciato tale allarme, eppure ad oggi le autorità competenti sono ancora prive di una mappatura completa e soprattutto ancora gli alunni sono a rischio amianto. Tutto questo è inammissibile e inaccettabile, per cui nel caso in cui le nostre richieste di bonifica delle scuole dovessero rimanere lettera morta, torneremo a rivolgerci alla magistratura, così come abbiamo già fatto. Anche se nel caso della scuola “De Luca Picione” l’amianto è presente in una struttura attigua e non all’interno del plesso scolastico, questo non mette al riparo i piccoli perchè le fibre si aerodisperdono nell’ambiente e possono essere facilmente inalate – dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che annuncia una piena collaborazione con le autorità per affrontare e risolvere tali problemi.
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