Stupro nella stazione della Circum, il dolore della 24enne: «Meglio non denunciare». Il pungo duro del vice premier Luigi Di Maio e del Governatore Vincenzo De Luca
Questa mattina il Tribunale del Riesame ha disposto l’annullamento della misura cautelare in carcere per Antonio Cozzolino, 19 anni, difeso dall’avvocato Antonio De Santis. Venerdì scorso un altro collegio del Riesame si è pronunciato analogamente anche per Alessandro Sbrescia. L’ultimo dei tre indagati, Raffaele Borrelli, che è ancora in carcere, non risulta avere presentato ricorso al Riesame. Ora, attraverso il proprio legale, potrebbe però presentare istanza di scarcerazione. I difensori dei tre indagati hanno tutti sostenuto la tesi della consensualità che, però, al momento, non emerge dagli accertamenti clinici a cui la 24enne si sta ancora sottoponendo.
Gli inquirenti, intanto, sono ancora al lavoro per acquisire ulteriore materiale probatorio. Approfondimenti, in particolare, sono in corso su uno dei cellulari dei tre indagati che nei giorni scorsi è stato sottoposto a interrogatorio. La Procura, infine, ha depositato una corposa documentazione nella quale sono presenti anche certificati delle visite a cui la giovane si sta ancora sottoponendo.
«Sono delusa e amareggiata, soprattutto perchè non riesco a comprendere come sia possibile prendere una decisione del genere, che mi fa solo pensare che non sono stata creduta nel mio racconto. Se avessi saputo che sarebbe andata a finire così non avrei denunciato», la giovane di 24 anni di Portici, con queste poche parole, affida al suo avvocato, Maurizio Capozzo il suo dolore per la scarcerazione del secondo giovane indagato per violenza sessuale nei suoi confronti, nel vano ascensore della stazione di San Giorgio a Cremano, agli inizi di marzo.
«Due dei presunti stupratori della giovane violentata a inizio marzo in un ascensore della Circumvesuviana sono stati scarcerati e sono tornati in libertà. Proprio oggi c’è stata la seconda scarcerazione, disposta dal Tribunale del Riesame. Ora, non sta a me entrare nel merito della decisione presa, ma permettetemi di dire che è una vergogna che, a poche settimane dalla violenza, due di quei tre delinquenti siano già liberi di andarsene in giro a farsi i cavoli propri». Lo scrive su Facebook il vicepremier e ministro Luigi Di Maio, commentando la seconda scarcerazione nell’inchiesta sulla violenza sessuale ai danni di una ragazza di 25 anni avvenuta in un ascensore della stazione di San Giorgio a Cremano della Circumvesuviana.
«Non possiamo nemmeno immaginare come si sia sentita e come si senta ancora oggi la ragazza dopo quel terribile episodio – osserva Di Maio – L’impatto psicologico deve essere stato devastante e chi dovrebbe pagare viene rimesso in libertà? Io una cosa del genere non posso accettarla. Non la accetto da essere umano. Ho sentito nei giorni scorso la mamma della giovane ed è ovviamente distrutta anche lei. Come si può?». «È evidente che c’è qualcosa che non va in questo Paese. Chi compie uno stupro, per quanto mi riguarda, deve passare il resto dei suoi giorni in carcere! Ognuno ha diritto di difendersi, lo prevede il nostro ordinamento giuridico, ma chi è accusato di violenza sessuale contro una donna deve poterlo fare dal carcere!», conclude Di Maio.
Fare giustizia prima possibile su stupro nella Circumvesuviana
Da padre e da uomo rimane un forte senso di amaro e di rabbia per quanto è avvenuto poche settimane fa nella stazione della Circumvesuviana a San Giorgio a Cremano. Quanto agli ultimi sviluppi dell’inchiesta, nessun commento rispetto alle decisioni della magistratura, se non un appello a fare giustizia col massimo rigore e prima possibile.
Publiée par Vincenzo De Luca sur Jeudi 28 mars 2019
“Da padre e da uomo rimane un forte senso di amaro e di rabbia per quanto è avvenuto poche settimane fa nella stazione della Circumvesuviana a San Giorgio a Cremano. Quanto agli ultimi sviluppi dell’inchiesta, nessun commento rispetto alle decisioni della magistratura, se non un appello a fare giustizia col massimo rigore e prima possibile”: il commento del Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca che si auspica giustizia al più presto.
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