Stroncato da un malore improvviso, è morto a 67 anni il filosofo Ernesto Paolozzi
Stroncato da un malore improvviso, è morto a 67 anni il filosofo Ernesto Paolozzi, esponente del liberalismo italiano, studioso di Benedetto Croce, particolarmente amato per la sua profonda cultura, la fine capacità argomentativa e di analisi politica, l’estremo garbo e disponibilità con cui si poneva in ogni circostanza, dalle relazioni personali ai confronti pubblici. Paolozzi, storico collaboratore delle pagine di “Repubblica” a Napoli, esordì come borsista presso l’Istituto Italiano per gli Studi Storici, fondato da Croce. Fitto il suo curriculum. Vincitore della borsa di studio Francesco Compagna per gli Studi Meridionalistici – si legge nelle sue note biografiche – nel 1992 fu eletto consigliere comunale a Napoli. Fondò l’associazione “G. Amendola” e la rivista “Studi Critici”. Fu direttore scientifico della Fondazione Luigi Einaudi di Roma per il triennio 1992-1995. Docente di Storia della filosofia contemporanea presso l’Università Suor Orsola Benincasa. Insegnò presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e fu presidente della commissione per la Toponomastica del Comune di Napoli. Membro del Comitato scientifico dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, pubblicò numerosi saggi tra cui, per citare solo gli ultimi, Il Partito democratico e l’orizzonte della complessità, Napoli, 2007. Bioetica: una scienza per la vita, Milano, 20009. Benedetto Croce e il metodo liberale, Ravenna, 2010. Diseguali, il lato oscuro del lavoro (con Luigi Vicinanza), Napoli, 2018. Cinque studi su Croce, Napoli, 2019. Complessità e etica (di Paolozzi, Fritjiof Capra, Allocca, Boi, Gembillo, Montuori, Luis Santana Ruiz), Messina, 2021. Paolozzi era anche un grande appassionato di calcio, sport che negli anni giovanili aveva attivamente praticato.
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