Statale 268. Ancora chiusi gli svincoli di Somma Vesuviana. Verdi. L’Anas faccia chiarezza sulla data di apertura e risarcisca i danni alle strade comunali. Con il sindaco Di Sarno abbiamo chiesto un impegno anche al presidente De Luca
“Ora basta, l’Anas non continui a prendere in giro chi vive o lavora nell’area vesuviana e, in particolare i sommesi, perché è inaccettabile che, a distanza di due mesi dal 9 dicembre 2017, data prevista per l’apertura, ancora non si sappia quando sarà aperta la carreggiata Nord della strada statale 268 del Vesuvio interessata da lavori di ammodernamento tra Ottaviano centro e Somma Vesuviana e Somma Vesuviana Cupa di Nola”.
Lo hanno detto i Verdi, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e il capogruppo del Sole che ride nel Consiglio comunale di Somma Vesuviana, Salvatore Esposito, per i quali “il fatto che sul sito ci sia ancora l’annuncio dell’inaugurazione per il 9 dicembre è quasi un’offesa al rispetto che si deve alle popolazioni del vesuviano che aspettano l’apertura di quella parte della statale con ansia per ridurre i tempi di percorrenza e l’inquinamento in città”.
“Tra l’altro, come ha sottolineato il sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno, la mancata apertura di quel tratto di strada statale aumenta il traffico interno ai centri del vesuviano e ora si ritroverà a dover fronteggiare le spese necessarie a rifare il manto stradale in gran parte della città” hanno aggiunto Borrelli ed Esposito per i quali “quella spesa peserà ingiustamente sul bilancio comunale ed è giusto capire se ci sono le condizioni per chiedere i danni all’Anas”.
“Ora vogliamo chiarezza sui tempi di riapertura e l’Anas non può continuare a nascondersi dietro la scusa delle cattive condizioni meteorologiche” hanno concluso i Verdi che, con il sindaco Di Sarno, hanno discusso della questione questa mattina nel corso dell’inaugurazione della prima Comunità locale sostenibile del Mezzogiorno a Somma Vesuviana e ne hanno parlato anche con il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, chiedendo “un intervento immediato per chiedere notizie certe ai vertici regionali e nazionali dell’Anas”.
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