Spiragli di Luce per la riapertura del tratto Napoli-Salerno.
Spiragli di luce per il destino della prima Ferrovia d’Italia. A breve verranno messe in sicurezza le pareti di Villa d’Elboeuf per la salvaguardia del bene architettonico, e in tempi ragionevoli verrà così ripristinata la linea ferroviaria Napoli-Salerno.
Sono queste le disposizioni della Procura della Repubblica che hanno caratterizzato l’incontro conclusosi ieri nell’ufficio del Sindaco Nicola Marrone, ancora una volta nel ruolo di mediatore, mettendo attorno al tavolo i responsabili di RFI e della Invest (società titolare dell’immobile). Presente anche l’architetto Tommaso Russo della Soprintendenza. Le parti hanno stabilito di rivedersi nelle prossime 48ore per un incontro tecnico nel quale definire modalità e cronoprogramma degli interventi e stabilire una data ragionevole per il ripristino della lineaferroviaria.
All’incontro ha partecipato il CTU della Procura, l’architetto Ciro Oliviero, coadiuvato dal professore Giuseppe Moscariello, esperto strutturista. Tra i presenti naturalmente l’Ingegnere Marco Gallini, direttore territoriale di RFI, accompagnato da avvocati e tecnici di parte, la Invest, rappresentata per la parte tecnica dall’ingegnere Maurizio Di Stefano, oltre che dagli avvocati edal direttore dei lavori. La riunione, durata quasi due ore, si è conclusa con l’impegno di tutti a rispettare tempi certi per la messa in sicurezza del tratto che ha ceduto di Villa d’Elboeuf, per lo smontaggio della galleria realizzata da RfI e per il restauro conservativo della Villa, da effettuarsi in piena sicurezza e di notte per non bloccare di nuovo il passaggio dei treni.
ALTRE NOVITÀ PER IL SERVIZIO DEI TRASPORTI PUBBLICI. Un’altra importante novità si annuncia per il trasporto ferroviario ai piedi del Vesuvio: la linea 2 della Metropolitana verrà estesa fino a Portici per favorire maggiormente i collegamenti col Vesuviano. Il tutto dopo la firma del protocollo d’intesa del 31 Gennaio, tra Comune di Portici ed FS, che prevede la costruzione di aree di sosta, il miglioramento della accessibilità al complesso di Pietrarsa da terra e dal mare, la sistemazione delle aree a verde, l’eventuale riqualificazione della linea RFI per i servizi di mobilità regionali; la creazione di un polo intermodale e interscambio della mobilità nell’area del Granatello, l’integrazione della mobilità ferroviaria con una mobilità sostenibile su strada in bradipo di collegare le emergenze architettoniche e monumentali dell’area e prossime ad essa, come la Reggia, gli Scavi di Ercolano, le Ville Vesuviane, etc., la creazione di una accessibilità dal mare verso il Vesuvio, e l’attrezzatura di supporto per l’accoglienza e la mobilità alla cittadella universitaria e a quella della ricerca applicata.
TUTTI I CHIARO-SCURI DI UNA COMPLESSA VICENDA. A Gennaio diverse forze politiche in città avevano promesso battaglia per la riapertura dell’importante tratto, la cui chiusura, risalente al 5 Febbraio con la caduta del muro perimetrale esterno della prima villa del Miglio d’Oro sulle rotaie della prima ferrovia d’Italia, ha, non solo, portato danni alla circolazione e al trasporto locale, e conseguenti disagi ai pendolari e ai cittadini porticesi e vesuviani, ma costituisce anche il blocco dei collegamenti tra il Nord e Sud dell’intera nazione.
Il consigliere comunale Salvatore Iacomino, durante una conferenza stampa, aveva puntato l’indice contro la Invest srl, società proprietaria di Villa d’Elboeuf, colpevole di aver ritardato ulteriormente la riapertura dell’asse feroviario. Il j’accuse dell’ex parlamentare è partito da lontano, dal mancato accordo con la Cassa Deposito e Prestiti, che nel 2013 aveva impedito, di fatto, al Comune di acquisire il palazzo settecentesco; per poi passare alla caduta del muro della villa vesuviana con il conseguente braccio di ferro tra Comune, Regione, Soprintendenza, RFI e Invest srl. Braccio di ferro che sembrava essersi “parzialmente” risolto con il lascia passare del Tar alle Fs per la realizzazione di un tunnel metallico, utile al ripristino della circolazione su rotaia, fissato per il 14 Dicembre scorso, ma ritardato a causa della presenza di impalcature, fatte montare senza alcuna autorizzazione dalla ditta detentrice del “cartellino” dell’ex Villa Bruno. Il Senatore De Cristofaro (SeL), aveva addirittura promesso di portare la questione prima in Parlamento, tramite un’interrogazione parlamentare al Ministero dei Beni Culturali e a quello dei Trasporti, e poi in Commissione Antimafia.
ANCORA PROTESTE PER IL TRASPORTO PUBBLICO. Chi scende oggi in campo a Portici, in ottica Regionale, per “la questione trasporti” è invece il Partito Democratico locale, che aderirà “alla mobilitazione organizzata dai Giovani Democratici dell’area metropolitana di Napoli sul disastro del duo Caldoro-Vetrella“: “Lunedì 9 Febbraio, dalle 11.30 alle 14.30,– dicono i democratici- saremo presenti nella stazione della Circumvesuviana di Via Libertà per incontrare le vittime di questo sistema di trasporti pubblici ormai al collasso. Invitiamo alla partecipazione di massa.”
Dario Striano
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