Spari alla stazione dei carabinieri: si indaga su un boss a cui avrebbero tolto i figli durante la latitanza
Potrebbe essere stata la vendetta di un boss, cui il Tribunale dei Minori ha sottratto i figli, ad armare la mano di due giovanissimi che nella notte tra martedì e mercoledì hanno esploso decine di colpi di kalashnikov contro la sede della caserma dei carabinieri di via del Macello, nel quartiere di Secondigliano a Napoli. I carabinieri non escludono, però, alcuna ipotesi e sottolineano che le indagini vanno avanti a 360 gradi.
La ritorsione sarebbe scattata dopo il decreto di affidamento temporaneo con cui un giudice del Tribunale dei Minori di Napoli avrebbe accolto la richiesta della Procura minorile e della Dda in merito all’allontanamento di due ragazzi dalla famiglia di un boss latitante. In azione sono entrate almeno quattro persone, tutte giovanissime. Venti i colpi esplosi, finiti contro la parete della caserma, ma anche contro auto dei carabinieri ed altre vetture parcheggiate nella zona.
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