Presso una gremita sala conferenze del Bar Vesuvio a Pomigliano si è tenuta l’assemblea pubblica del Comitato Mogli Operai in collaborazione con  Slai Cobas. L’incontro è avvenuto mentre si discuteva al Tribunale di Nola la causa che le due operaie Antonietta e Carmela hanno intentato alla FCA di Pomigliano. Le due operaie, assieme ai legali del cobas Arcangelo Fele e Daniela Sodano sono state salutate salutate da un lungo applauso prima di partire per Nola.

La relazione è stata presentata da Mara Malavenda, la quale ha anche presieduto il dibattito successivo.  Nella relazione si legge che il contenzioso è senza precedenti e vede l’otto marzo delle donne operaie scontrarsi con il modello Marchionne: un gravissimo episodio di repressione antisindacale e ad una mirata repressione di genere, ma anche un vero e proprio oltraggio al significato dell’Otto marzo. Si ribadisce che il provvedimento di cui sono vittime le due lavoratrici lede la libertà di espressione e la libertà di sciopero. Emerge il chiaro riferimento ad altri sindacati che agiscono nel  vuoto politico e sindacale che bisogna colmare, tenendo alla lontana le sigle che firmano accordi con le dirigenze a discapito degli operai. Lo dimostra il testo unico sulla rappresentanza siglato da cgil cisl e uil  e che sancisce,di fatto, l’esclusione dei metalmeccanici dall’accordo.

Numerosi i presenti giunti da tutta Italia per l’assemblea, tra cui rappresentanti di “piattaforma comunista” da Roma, del movimento operaio C.C.C.P.M.L. ;una rappresentante dei cobas di Venezia ed una del Tavolo del Lavoro di Napoli. In conclusione il discorso tenuto da Luigi Aprea ribadisce la necessità per la classe operaia di ripristinare la propria coscienza di classe;vi è la necessità di ripristinare gli antichi fasti del movimento, con una nuova forza politica e sindacale.

La lotta non si ferma quindi, e, per adesso, le forze presenti oggi a Pomigliano, si danno appuntamento al 4 novembre, quando si terrà una assemblea operaia per celebrare i 100 anni dalla rivoluzione d’ottobre.

Domenico Modola