Sold out per “Silvia e i suoi Colori” in scena da ieri fino a domenica all’Officina Teatro di Caserta
Caserta – Tutto esaurito per “Silvia e i Suoi Colori”, di Roberto Russo, atto unico sulla vita di Silvia Ruotolo, vittima innocente della camorra. Lo spettacolo sarà in scena all’Officina Teatro in Viale degli Antichi platani, a San Leucio, stasera, domani e dopodomani. Grande successo quindi per quest’opera che l’autore, nella realtà amico d’infanzia di Silvia Ruotolo, definisce “poetica ed evocativa”. A ridare vita al personaggio protagonista e ad impersonare l’autore stesso sulla scena ci saranno due giovani e talentuosi attori: Francesca Stizzo e Aurelio De Matteis. La regia è di Agostino Chiummariello e le musiche di Salvatore Cirillo.
Il produttore è il casertano Gaetano Ippolito, che ha finanziato il progetto attraverso il Bando della Microprogettazione sociale 2013 del CSV Assovoce di Caserta con le OdV “Koinè”, “Athena”, “Club degli Amici”, e “Il Sogno è Sempre”.
“Tutta questa vicenda mi è sempre sembrata irreale, – racconta Roberto Russo, pluripremiato autore teatrale in attività dal 1994 – non riesco ancora a focalizzare che Silvia sia scomparsa e che oggi ci sia un’attrice a rappresentarla sul palco. Per me Silvia è sempre stata la bambina con cui giocavo quando ero bambino anch’io. Ho sempre trovato grande difficoltà a scrivere di questa storia, addirittura quando mi venne chiesto un racconto su una vittima della camorra, che è poi stato inserito nella raccolta “La Fuga”, non pensai a Silvia, ma a Giancarlo Siani, perché abbiamo fatto la stessa scuola. Fu il curatore della raccolta a ricordarmi di Silvia, da qui nacque il racconto “Alla fine del viale”. L’idea di trasformarlo in un testo teatrale nacque di getto, mentre cercavo qualcosa per esaltare le qualità di Francesca e Aurelio. Ci lavorai solo 5 giorni, quasi fossi sotto la dettatura dei miei ricordi e delle mie emozioni”.
“Il personaggio di Roberto – racconta l’attore Aurelio De Matteis, 35 anni ed ex studente dell’accademia Vittorio Bellini di Napoli – è la traccia emotiva che lega Silvia alla realtà ed è funzionale a raccontare allo spettatore la spensieratezza di quegli anni attraverso il ricordo e il gioco del teatro”.
“Silvia mi ha meravigliato tante volte –spiega Francesca Stizzo, giovane attrice diplomata alla scuola di recitazione di Augusto Zucchi – perché è una bambina, una ragazzina e una donna piena di tanta consapevolezza e maturità, nonostante sia alle prime armi con la vita. Non è soltanto un simbolo, in quanto vittima innocente della camorra, ma anche una persona vera che vivrà sempre nel cuore delle persone che l’hanno amata. Per me Silvia c’è, ed è presente, quindi ho sempre escluso il pensiero della sua morte nell’interpretarla”.
“Ho voluto una scenografia essenziale e di pochi oggetti per rappresentare questo testo – spiega il regista Agostino Chiummariello, – per esaltarne le parti liriche e poetiche. Essendo principalmente un attore ho voluto esaltare quanto più è possibile le qualità di questi due splendidi e bravissimi interpreti, cercando di venire incontro alle loro esigenze. Abbiamo scoperto una grande sintonia, che ha portato questo spettacolo, a diventare realtà in pochi mesi”.
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