Sfida a distanza e polemiche tra Francesco Emilio Borrelli e il sindaco di Sant’Anastasia Carmine Esposito

esposito graziani

Sant’Anastasia – Non si placa la “disputa” tra il sindaco di Sant’Anastasia carmine Esposito e il segretario dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, oggi assessore a San Giorgio a Cremano (la scelta del sindaco di nominarlo ha messo in seria difficoltà tutto il centro sinistra, non a vendo a che fare Borrelli con San Giorgio a Cremano) “Le bugie, le falsità, le polemiche su fb, le attribuzioni gratuite di mala politica, di “sindaco costruttore o abusivista”, per quanto mi riguarda, tornano al mittente. So difendermi da solo – dice il Sindaco Carmine Esposito, rispondendo alle odierne affermazioni di F.E. Borrelli – e non vado in giro con la scorta, tantomeno con “energumeni” o pregiudicati. E’ fuor di ogni dubbio, e i cittadini lo sanno bene, che chi come il già parlamentare e oggi assessore comunale F.E. Borrelli sta cavalcando solo adesso le discussioni da me aperte sulla zona rossa (legge regionale 21/2003) e sulla S.S. 268, la maledetta strada della morte, è tra i maggiori colpevoli della “morte” dei territori campani che circondano il Vesuvio e delle “morti” a causa del mancato raddoppio della 268, che doveva essere completato nel 2007. Sanno bene, coloro che hanno governato in precedenza e lo stesso Borrelli, che avevano l’obbligo di mettere in sicurezza i territori, di potenziare le vie di fuga, di assicurare uno sviluppo alternativo al blocco delle edificazioni abitative: sono colpevoli, e si sentono colpevoli, perché non hanno fatto nulla! Né possono chiedere sconti alla loro politica del “non fare” nascondendosi oggi dietro politiche verdi di difesa dell’ambiente e di “rischio Vesuvio”. Né possono più sfuggire alle loro responsabilità morali, politiche ed amministrative. La battaglia sulla zona rossa e sulla SS 268 è una mia battaglia. Non è una battaglia per costruire abitazioni o favorire condoni. E’ una battaglia contro anni di inefficienza e negazioni dei diritti dei cittadini che in questi territori abitano e vogliono restare. E’ una battaglia condivisa con l’Amministrazione e con i cittadini, con altri Sindaci e con la Provincia, la Regione e lo Stato. Ciò che ho chiesto alla Regione Campania in campagna elettorale e appena eletto Sindaco, lo sostengo ancora: ”Cambiamento della zona rossa; fondi per la messa in sicurezza dei paesi vesuviani; interventi per attenuare le condizioni di svantaggio in cui si trovano i nostri territori grazie alla legge 21/2003 ed ai troppi vincoli; vie di fuga potenziate, basta morti sulla 268, urgente il raddoppio; sblocco dei condoni ’85 e ’94, riapertura dei termini del condono edilizio 2003, che solo in Campania non è stato applicato.” Attualmente questa battaglia è anche dei cittadini anastasiani e non solo, che non sono cittadini “abusivisti”. Oggi molti più cittadini sono coscienti del loro diritto di poter vivere in paesi messi realmente in sicurezza da parte della Regione Campania e/o da noi Sindaci, se e quando la Regione ci darà fondi che ci spettano e gli strumenti legislativi per farlo. La politica del non fare e Borrelli, devono solo tacere. Come Sindaco della mia comunità ho diffidato l’allora Governatore della Regione, e per continuità nell’inadempienza, anche l’attuale. Mi riservo, ora, di querelare chi lancia vuote e calunniose accuse”.

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