Serie A: Grande vittoria per il Napoli al San Paolo, ritorno amaro per Mazzarri

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Non proprio esaltante il ritorno al San Paolo dell’ex allenatore del Napoli Walter Mazzarri, accolto da un mix di fischi e applausi al suo ingresso e dalla scissione “striscionata” delle due curve (la B accomodante, la A ostile). La sua Inter, sebbene buona e propositiva per circa un’ora, crolla sotto i colpi dei tenori azzurri. Sei le reti messe a segno nella serata di ieri: Higuain al 9’ con un sinistro chirurgico al volo da centro area su respinta di Nagatomo, Cambiasso al 35’ su assist in scivolata di Alvarez, poi nell’ordine Mertens (39’), Dzemaili (41’) e Nagatomo (47’) nei dieci minuti conclusivi di un primo tempo pirotecnico. Nella ripresa il sigillo di Callejon all’81’, su assist di Insigne, chiude la faccenda. In sintesi: ciò che emerge in modo netto dalla sfida del San Paolo è sicuramente la precarietà di entrambe le difese, ancora troppo perforabili, forse, per garantire una solidità a lungo termine nel prosieguo di un campionato da vertice. In compenso, però, il Napoli può vantare un reparto offensivo micidiale, capace di compensare le lacune degli altri reparti e tanto basta per mettere ko un Inter in evidente calo.

LE PAGELLE:

Rafael 6: chiaramente non offre le stesse garanzie del portierone ex Liverpool Pepe Reina e lo si vede in occasione del secondo gol dell’Inter a fine primo tempo. Si fa perdonare negando il 3 – 3 respingendo un tiro ravvicinato di Guarin

Maggio 5: non esattamente la sua miglior serata, poco proposito in fase offensiva e distratto in fase difensiva e nei disimpegni. Clamoroso l’errore nel retropassaggio con cui manda Guarin in porta.

Fernandez 5.5: non dà molta sicurezza ad un reparto che ne ha davvero bisogno. Gioca poco di anticipo e rientra nell’errore collettivo su entrambi i gol dell’Inter.

Albiol 6: l’unico della difesa a raggiungere la piena sufficienza. Attento e preciso come al solito, non commette sbavature di rilievo. L’esperienza c’è e si vede.

Revelliere 5.5: i maggiori pericoli della squadra di Mazzarri arrivano principalmente dalla sua fascia di competenza. Ci mette del suo nella buona prestazione dell’esterno destro nerazzuro Jonathan (Pandev 5.5: entra a fine partita, si procura un rigore, pretende di tirarlo e lo sbaglia. Complice forse il malocchio gettato da Insigne ancora in astinenza da primo gol)

Inler 5,5: buono il lancio per Callejon da cui scaturisce il primo gol. Impreciso però nell’impostazione, lento nel recupero palla. Prosegue il suo momento no dopo un grande avvio di stagione

Dzemaili 7: buona la sua prestazione, complice in due dei quattro gol azzurri. Uno lo segna: tap in vincente su respinta ravvicinata di Handanovic. Ottimo il lavoro a metà campo, recupera palloni e non sbaglia i passaggi a breve distanza. Non fa rimpiangere l’assenza di Behrami

Insigne 6.5: gli manca il gol e lo si percepisce dalla sofferenza provata nel vedere il compagno Pandev sul dischetto al 90’. Al di là di questo, spinge bene sulla sinistra, un poco prevedibile nell’1 vs 1 ma sempre pericoloso. Suo l’assist per la rete di Callejon. Il palo gli nega la gioia del primo gol in campionato.

Callejon 6.5: partita discreta la sua, sempre prezioso negli inserimenti e abilissimo nel controllo palla. Ringrazia la difesa dell’Inter che gli cede su un piatto d’argento l’ottavo gol in serie A.

Mertens 8: il migliore. Salta l’uomo con una facilità disarmante, velocissimo nelle ripartenze, fa sempre la cosa giusta. Perfetto il destro con cui timbra il cartellino al 39’, suo anche il merito sul gol di Dzemaili. In costante crescita, è forse l’uomo più in forma della formazione di Benitez. (Armero s.v.)

Higuain 7: il suo zampino sta diventando una piacevole costante. Da scuola calcio il sinistro al volo con cui gonfia la rete nei minuti iniziali del primo tempo. Ottima anche la sua condizione fisica, sebbene accusi un leggero fastidio alla caviglia nei minuti finali. Tecnica, rapidità e fiuto del gol: un’arma perfetta. (Behrami 6: il suo ingresso in campo sul 3 – 2 al posto di un attaccante, è la prova che qualcosa sta cambiando nell’analisi tattica di mister Benitez. Fa il suo dovere.)

Benitez 6.5: nonostante le lacune difensive, il suo Napoli garantisce sempre una buona dose di gol e una rinnovata carica agonistica. Cambia modulo a partita in corso. Un buon segno.

Marco Terracciano

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