Due commissari nominati direttamente dal Ministero dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, un ricorso al Tar Campania vinto dalla Regione che ne annulla di fatto le nomine e una terna di nomi fornita dal Ministero per la successione alla Presidenza del Parco Nazionale del Vesuvio e quello del Cilento e Vallo di Diano e Alburni che di fatto sostituiscono Agostino Casillo e Tommaso Pellegrino.

Andiamo per ordine. Al Parco del Vesuvio la terna dei nomi da sottoporre al vaglio del Governatore era costituita dal penalista napoletano Mario Angelino, dal sindaco di Trecase (nominato in prima battuta commissario dal ministero contro cui aveva fatto ricorso al Tar la Regione) Raffele De Luca e Anna Aurelio: tutti vicini a Forza Italia, anche se per l’unica donna, poi scelta dal Governatore Vincenzo De Luca, pare non ne abbiano traccia ai vertici del partito di Berlusconi.  Proprio questa sarebbe stata la motivazione della scelta di De Luca che non ha ben digerito la nomina in prima battuta del sindaco di Trecase.

Colpo di scena anche a Salerno, con il nome scelto dal presidente De Luca tra i candidati alla presidenza del Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni. Il gradimento è andato a Giuseppe Coccorullo, detto Pino, inserito nella terna insieme all’attuale commissario del Parco, Marcello Feola (nominato dal ministro lo scorso 26 gennaio), e all’ex vicesindaco di Castellabate, Luisa Maiuri. Tutti espressione di Fratelli d’Italia, ma anche in questo caso, forse per dispetto del Governatore, la scelta di De Luca è caduta sul nome meno forte della triade, quello di Coccorullo appunto, imprenditore turistico di Perdifumo e con attività lavorativa anche su Agropoli.

In sostanza, sassolini tolti dalla scarpa o meno, Anna Aurelio succederà all’ex presidente del parco del Vesuvio, Agostino Casillo del Pd, mentre Giuseppe Coccorullo sostituirà l’ex presidente del Parco del Cilento, Tommaso Pellegrino, consigliere regionale di Italia Viva.