Scontri tra manifestanti anti G7 e polizia a Napoli: lancio di pietre e bottiglie in centro tra i turisti. L’appello dell’arcivescovo di Napoli ai potenti control la guerra 

Poteva andare tutto bene e distinguere Napoli come capitale degli incontri internazionali sulla sicurezza e invece scontri si sono verificati tra manifestanti anti G7 e forze di polizia nella centrale piazza Carità, zona centrale di Napoli come sempre molto frequentata dai turisti, nonostante la pioggia.
I manifestanti si sono avvicinati alle forze dell’ordine ed hanno usato come scudo tre grossi manifesti di cartone, al di sopra dei quali hanno fatto volare pietre e bottiglie. La polizia ha risposto prima coi fumogeni e poi con i manganelli.  Nel contatto tra i due schieramenti non risultano feriti, anche se in diversi appaiono sofferenti per l’effetto di fumogeni e lacrimogeni.

I manifestanti sono quindi arretrati, ma sono rimasti nella piazza, sempre presidiata da un nutritissimo schieramento di forze dell’ordine.

Poi i giovani dei centri sociali e delle altre realtà antagoniste hanno sciolto il corteo e la situazione è tornata alla normalità.
Gli incidenti sono avvenuti in presenza di molti cittadini e turisti, anche stranieri, che hanno assistito increduli a quello che stava accadendo, senza tuttavia rinunciare a riprendere gli scontri con i telefonini.
I manifestanti rivendicano quello che a loro dire è stato un successo: “Più di 2000 persone – sostengono in una dichiarazione – in piazza a Napoli hanno violato il dispositivo di sicurezza imposto dalla Questura per dire chiaramente che il G7 della guerra non è il benvenuto. Una moltitudine determinata che con chiarezza ha detto che Napoli ripudia la guerra, il genocidio del popolo palestinese: Crosetto e i ministri del G7 a Napoli non passeranno. Le vostre guerre le ricacciamo indietro”.

L’appello di don Mimmo Battaglia

“Viviamo tempi faticosissimi in cui la guerra, le guerre, sembrano prevalere sulla pace.Tempi in cui la terza guerra mondiale sembra sempre meno a pezzi ma più compatta e tragicamente possibile. Anche la speranza è messa a dura prova. Ma i grandi e i potenti della terra invece di mettersi in ascolto del grido di dolore delle innumerevoli vittime innocenti, sono sempre più determinati nella logica delle armi e della guerra”. Lo scrive l’Arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, in un appello rivolto ai ministri riuniti a Palazzo Reale a Napoli, per il G7 Difesa.
“Anche il nostro ministro della Difesa Crosetto – prosegue Battaglia – ha lamentato il fatto che l’Italia non raggiunge il 2 per cento del Pil per la spesa della difesa”.
“Nel solco dei tanti appelli di Papa Francesco, anche io oggi, vi supplico – prosegue Battaglia – in nome del popolo della pace, più numeroso di quello che sembra, e vi dico con umiltà: ministri della Difesa, l’unico modo di difendere i vostri popoli e di servire la giustizia è difendere la pace ad ogni costo, senza se e senza ma. Che lo spirito di pace possa illuminarvi e convertirci tutti”. “Signori ministri vi auguro – aggiunge il vescovo di Napoli – di essere sempre più a servizio dei popoli e di chi, tra la vostra gente, rischia di essere ancor più messo ai margini da un’economia di guerra che produce morte e semina vittime non solo nei territori dei conflitti. Vi auguro – va avanti – di essere servi della ragione e di evitare con tutti gli sforzi possibili la pazzia delle spese militari e della guerra”.

foto scontri: ansa 

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