Sant’Anastasia – Paolo Esposito: “Sono disponibile a candidarmi a sindaco in una grande coalizione”
Sant’Anastasia – Paolo Esposito, capogruppo in consiglio comunale dell’Udc, è stato uno dei candidati a sindaco che, alle scorse elezioni, si sono contrapposti a Carmine Esposito.
Come mai c’è stato tanto silenzio delle opposizioni dopo l’arresto dell’ex sindaco?
“Abbiamo scelto di non speculare su un fatto così grave. Il mio giudizio sul sindaco dimissionario si ferma alla politica, ed è da sempre profondamente negativo. Carmine Esposito ha sempre creato tensione ed ha reso impossibile qualsiasi dialogo tra maggioranza e opposizione. Una tensione continua che si è riversata anche tra i cittadini. Oggi, da un punto di vista puramente politico, i componenti della sua maggioranza non possono risolvere la questione solo prendendo le distanze, hanno anche loro una parte di responsabilità sull’accaduto: questa vicenda nasce da un errore politico cioè far fallire la ditta municipale per lo smaltimento dei rifiuti. La scusa dei debiti non regge, l’amministrazione aveva il denaro per ripianare i bilanci. Inoltre comportamenti vessatori del sindaco ai danni di dipendenti comunali e di semplici cittadini erano diventati fatti normali, ed è inammissibile”.
La gente giudica positivamente la giunta Esposito?
“Ad un occhio disattento sembra che il paese sia migliorato: sono state sistemate alcune strade ed è stato arricchito in minima parte il verde pubblico. Ma, anche senza questo epilogo, il bilancio dell’amministrazione Esposito resta minimo: non c’è ancora un piano regolatore, i Pip sono fermi, e, come era prevedibile, nulla è cambiato nella normativa che regola la Zona Rossa, da sempre il suo principale cavallo di battaglia”.
Chi saranno i prossimi candidati a sindaco?
“Chiunque andrà a governare dovrà lasciarsi alle spalle l’imbarbarimento culturale portato avanti da questa amministrazione, che ha trattato i cittadini come sudditi. Il fatto stesso che tante persone, nelle chiacchiere da bar, continuano a giustificare Esposito stanno a significare che la politica deve farsi portavoce di un cambiamento culturale. Noi forze d’opposizione a Sant’Anastasia abbiamo sperimentato una sorta di “larghe intese al contrario” e l’Udc, che rappresento, si è fatto promotore di trasformare questa intesa in una coalizione elettorale. Non sarà per niente facile, ma vogliamo provarci. Il gruppo che faceva capo ad Esposito ha già il suo candidato: Raffaele Abete”.
Sarà lei il portavoce di una grande coalizione?
“Le altre volte mi sono candidato a sindaco spinto dalla voglia di mettermi in gioco, questa volta l’importante è vincere. Saremo tutti insieme a decidere chi ci guiderà, se sarò io certamente non mi tirerò indietro”.
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