Sant’Anastasia, dopo l’arresto del sindaco partiti e liste civiche si mobilitano ma senza far nomi
Mentre al Comune si insedia il commissario prefettizio, fuori dal palazzo già si discute di accordi e alleanze. È passato oltre un mese dal sabato nero della cittadina vesuviana, quando Carmine Esposito venne arrestato dai Carabinieri in flagranza di reato con una busta contenente quindicimila euro in contanti. Immediate giunsero le dimissioni dell’allora primo cittadino e quelle dei consiglieri della sua maggioranza, a cui seguì subito il commissariamento. Si attende a breve l’ufficializzazione dello scioglimento del Consiglio comunale e la data delle nuove elezioni che, stando all’ipotesi più accreditata, dovrebbero coincidere con le europee (il che pone però un problema logistico legato allo spoglio poiché queste si svolgono tutte in una domenica, mentre le comunali si protraggono invece fino al lunedì). I partiti della minoranza, dopo aver incassato un colpo troppo forte per tutti, hanno cominciato a riorganizzarsi aprendosi ai cittadini.
I democratici, così come Forza Italia, hanno somministrato dei questionari agli elettori per comprenderne le priorità. Il PSI di Carmine Capuano convoca invece le riunioni di partito sui social network per “organizzare il percorso di ascolto e proposta delle idee socialiste per Sant’Anastasia”. Il centrodestra fedele ad Esposito per il momento continua a mantenere un profilo pubblico basso ma c’è chi giura che non ha perso un voto in seguito ai recenti avvenimenti e chi arriva a scommettere che la squadra dei fedelissimi si ripresenterà sotto altre vesti, magari puntando su una rosa di liste civiche guidate da un giovane professionista. In quest’ottica, l’UDC lancia messaggi distensivi alle altre forze moderate: “E’ necessaria una comune assunzione di responsabilità da parte di tutte le realtà sane della città – fanno sapere dall’assemblea di gennaio, invitando “tutte le forze politiche e sociali che si sono opposte alla giunta Esposito a lavorare concretamente alla costruzione di un governo di salute pubblica”. I pontieri sono al lavoro ma, per il momento, PD e FI ascoltano con attenzione ma non raccolgono l’invito.
@GennaroAddato
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