San Giorgio a Cremano – Presentato il nuovo Piano Sociale di Zona all’indomani delle accuse dell’ex vice sindaco Giovanni Marino
San Giorgio a Cremano. Nel salone del Consiglio Comunale del palazzo di governo sangiorgese è stato presentato il nuovo Piano Sociale di Zona in sinergia con il comune di San Sebastiano al Vesuvio all’interno dell’Ambito Sociale 28, struttura intercomunale con la finalità di interventi e servizi sociali.
Ricordiamo il precedente incontro, il 7 dicembre 2017 in cui erano presenti circa 50 rappresentanti del terzo settore(clicca qui), fondamentale per creare le premesse alla stesura del nuovo documento presentato dal sindaco Giorgio Zinno, dopo i saluti iniziali del collega Salvatore Sannino, primo cittadino di San Sebastiano al Vesuvio (sotto nella foto) .
Sono molteplici i punti individuati, si parte dalla disabilità fino ad arrivare alla fragilità sociale passando attraverso la famiglia, gli anziani, l’infanzia, l’integrazione, la non autosufficienza, il disagio e la povertà. Queste sono solo alcune delle priorità individuate dal nuovo Piano Sociale di Zona.
“ Abbiamo scelto il 7 dicembre di ascoltare le associazioni, il cuore pulsante del territorio per comprendere quali investimenti fare in maniera positiva” – evidenzia Giorgio Zinno, il quale a proposito della vicenda Teseo dichiara – “ Siamo riusciti con un lavoro certosino con la società Ati Teseo, a far percepire tre mensilità ai lavoratori ed in questo mese o ad inizio mese prossimo la quarta, stiamo cercando la risoluzione a questa problematica che a breve potrebbe far uscire da una situazione di difficoltà tante famiglie, lavoratori di questa città che al netto di queste problematiche hanno garantito il servizio fino ad oggi”.
La presentazione del piano, cuore delle politiche sociali, arriva all’indomani delle accuse dell’ex vice sindaco con delega per il sociale, Giovanni Marino, a mezzo social: “Politiche sociali a San Giorgio: persi circa 300.000 euro di fondi Pac anziani, persa assistenza per anziani non autosufficienti. Incapacità allo sbaraglio.”
Roberto Liucci
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