San Giorgio a Cremano, il sindaco si dimette. Si vocifera che dietro ci sia un accordo per l’ingresso in giunta del Pdl Giampaolo Scognamiglio

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E’ la mattina del 10 luglio e il Sindaco Mimmo Giorgiano protocolla ufficialmente le sue dimissioni. A poche settimane dall’approvazione del bilancio consuntivo 2012, votato tra l’altro ad ampia maggioranza, la polemica riguardo le ripetute defezioni da parte del Primo Cittadino e della sua Giunta, continua senza tregua. Sciolta la seduta consiliare per l’ennesima volta – causa: il mancato raggiungimento del numero legale, ad essere assenti sono di nuovo il Sindaco e gran parte della maggioranza -, pare sia Danilo Roberto Cascone, consigliere del Movimento Cinque Stelle, a chiederne per primo le dimissioni, denunciando così lo stallo politico in cui il Consiglio versa già da tempo. Coadiuvato ovviamente dal resto dell’opposizione, il grillino sangiorgese, insieme ad un gruppo di attivisti dello stesso movimento, occupa l’aula consiliare a tempo indeterminato. Tuttavia, dal consigliere Ciro Russo (Alleanza per l’Italia) arriva una diversa ricostruzione dei fatti: Giorgiano si sarebbe dimesso non perché costretto dall’iniziativa del giovane Cascone, ma per fibrillazioni interne alla sua stessa maggioranza. Quale sia stata la causa determinante, a questo punto poco importa, sta di fatto che al Sindaco non restano che una ventina di giorni per risolvere i problemi interni alla sua coalizione: gli toccherà verificare se dalla sua ha ancora i numeri necessari per governare, altrimenti lo scioglimento dell’attuale Consiglio e il conseguente affidamento delle sorti della città nelle mani di un commissario prefettizio, non saranno poi soluzioni così remote. Uno scenario, quello della fine dell’amministrazione targata Giorgiano, quasi del tutto escluso dal capo dell’opposizione Aquilino Di Marco (Unione dei Moderati), che riguardo alle dimissioni del Sindaco si pronuncia con un certo scetticismo: “Un film già visto… quella delle dimissioni non è altro che una manovra per evitare di onorare gli impegni assunti con i partiti della sua coalizione, per sfuggire alle pressioni a cui è stato sottoposto dalla stessa maggioranza. Tra l’altro ci avviciniamo alle ferie estive, quindi regolamenti, mozioni e provvedimenti fondamentali per l’Ente rimarranno in sospeso! Per dirne un’altra: mentre al Comune si consumava una grave crisi politica, la sera dell’11 luglio Giorgiano si trovava a Napoli in qualità di Sindaco di S. Giorgio a Cremano, per l’inaugurazione di un locale dedicato a Massimo Troisi!”. Altrettanto dura è la sua disamina sull’operato dell’amministrazione corrente: “Difficile individuare punti di forza, mi vengono in mente solo elementi di debolezza… la raccolta differenziata, che era stata uno dei punti nodali del suo programma elettorale, ha raggiunto si buoni livelli ma esclusivamente grazie al senso civico dei sangiorgesi, tant’è che oggi la città versa in condizioni igienico-sanitarie di assoluto degrado, condizioni per di più denunciate da Luigi Bellocchio, consigliere della sua stessa maggioranza; come è noto, il rinomato Premio Massimo Troisi è stato del tutto cancellato, lasciando nelle casse comunali un disavanzo di 250.000 euro, debito che non si sa come e quando verrà sanato… e mentre ci sono problemi del genere da arginare, all’interno della maggioranza non fanno altro che litigare sulle solite questioni: incarichi e poltrone!”.

Chiara Ricci
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