REDDITO E QUOTA 100: CONTE, DI MAIO E SALVINI SODDISFATTI. ECCO COME FUNZIONERA’ IL DECRETO “ANTI-DIVANO”
Questa è “una tappa fondamentale per questa esperienza di governo”. Il decreto approvato che contiene quota 100 e reddito di cittadinanza dimostra che “questo governo mantiene le promesse”. Lo ha affermato il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa al termine del Cdm che ha varato il decreto su reddito di cittadinanza e quota 100.
”Diritto alla pensione significa anche diritto al lavoro per un milione di italiani. Ci sono soldi veri: 22 miliardi di euro, la possibilità di incassare subito la liquidazione per gli statali, cioè 30mila euro cash, nessuna penalizzazione e nessun taglio per quota 100. Libertà di scelta. E’ confermata l’opzione donna, confermata la possibilità di riscattare gli anni laurea. Sono felice di passare dalle parole ai fatti. Dicevano che non si poteva”. Lo ha affermato il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini nella conferenza stampa al termine del Cdm che ha varato il decreto su reddito di cittadinanza e quota 100.
”Le coperture c’erano e a tutti quelli che hanno detto che non si poteva fare dico che in 7 mesi lo abbiamo fatto: è una giornata storica. In poco più di 20 minuti il Cdm ha dato il via a un nuovo welfare State in Italia che aiuta le persone in difficoltà e le mette al centro di una rivoluzione del mondo del lavoro. Il reddito di cittadinanza non è assistenzialismo ma il più grande investimento nel capitale umano. Ci saranno norme anti-divano. La vita migliorerà per 5 milioni di persone. Sono contento e orgoglioso di questo decreto”. Lo ha affermato il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio nella conferenza stampa al termine del Cdm che ha varato il decreto su reddito di cittadinanza e quota 100.
COME FUNZIONA IL REDDITO DI CITTADINANZA – A spiegarlo è stato il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi di Maio al termine del Cdm che ha varato il decreto che contiene la misura insieme con quota 100. Il reddito di cittadinanza è una misura di reinserimento nel mondo del lavoro che serve ad integrare i redditi familiari. Obiettivi: migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro; aumentare l’occupazione; contrastare la povertà e le disuguaglianze. Chi ne ha diritto? Chi si trova al di sotto della soglia di povertà assoluta: circa 5 milioni di persone. Il 47% dei beneficiari sarà al Centro-Nord e il 53% al Sud e Isole.
Requisiti per accedervi: essere cittadini italiani, europei o lungo soggiornanti e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa; • ISEE inferiore a 9.360 euro annui; patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, fino ai 30.000 euro annui; patrimonio finanziario non superiore a6.000 euro che può arrivare fino a 20.000 per le famiglie con persone disabili. 255.000 nuclei familiari con disabili riceveranno il reddito di cittadinanza. Una persona che vive da sola avrà fino a 780 al mese di RdC: fino a 500 euro come integrazione al reddito più 280 euro di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo); Una famiglia composta da 2 adulti, 1 figlio maggiorenne e 1 figlio minorenne avrà fino a 1.280 euro al mese di RdC: fino a 1.000 euro mensili come integrazione al reddito più 280 euro al mese di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo); Una famiglia composta da 2 adulti, 1 figlio maggiorenne e 2 figli minorenni avrà fino a 1.330 euro al mese di RdC: fino a 1.050 euro come integrazione al reddito più 280 euro di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo).
Ci saranno norme anti-divano: il reddito di cittadinanza dura 18 mesi. Entro i primi 12 mesi, la prima offerta di lavoro potrà arrivare nel raggio di 100 km – 100 minuti di viaggio. Se viene rifiutata la seconda offerta potrà arrivare nel raggio di 250 km e se anche questa viene rifiutata, la 3° offerta potrà arrivare da tutta Italia; dopo il 1° anno, anche la prima offerta potrà arrivare fino a 250km, mentre la 3° potrà arrivare da tutto il territorio nazionale; dopo i 18 mesi tutte le offerte possono arrivare da tutto il territorio nazionale. Lo Stato resta al tuo fianco: Per le famiglie con persone con disabilità, le offerte di lavoro non potranno mai superare i 250 km.
Come si richiede il RDC? Direttamente alle Poste italiane, sia direttamente all’ufficio postale che in via telematica, oppure al CAF. L’INPS verifica se si è in possesso dei requisiti. Il RdC viene erogato attraverso una normalissima prepagata di Poste Italiane (non sarà possibile utilizzarla per il gioco d’azzardo). Dopo l’accettazione, il beneficiario verrà contattato dai Centri per l’impiego per individuare il percorso di formazione o di reinserimento lavorativo da attuare. Viene escluso dal RDC chi non sottoscrive il Patto per il Lavoro o per l’Inclusione sociale; Non partecipa alle iniziative formative e non presenta una giustificazione; Non aderisce ai progetti utili per la comunità predisposti dai Comuni; Rifiuta la terza offerta congrua; Non aggiorna le autorità competenti sulle variazioni del proprio nucleo; Fornisce dati falsi. In questo caso, si rischiano da 2 a 6 anni di carcere.
Sono previsti incentivi per le imprese che assumono i beneficiari del RdC e per agevolare l’imprenditorialità. Le imprese che assumono chi riceve il RdC potranno ottenere un incentivo pari alla differenza tra 18 mensilità e il numero di mensilità già ricevute dal beneficiario. Marco assume Luca nella sua azienda. Luca è single e vive in affitto, quindi prende 780€ al mese di RdC. Fino a quel momento Luca aveva già ricevuto 2 mensilità di RdC. Marco potrà dunque avere un enorme sgravio contributivo per la sua azienda, pari a: (18-2) x 780 euro = 12.480 euro. Luca riesce a coronare il suo sogno e ad avviare, dopo 10 mesi di fruizione di RdC, una propria attività lavorativa autonoma. In questo caso oltre alle prime 10 mensilità già ricevute,10 x 780 euro = 7.800 euro, riceverà un ulteriore unico bonifico pari a 4.680 euro, ovvero 6x 780 euro.
Pensioni di cittadinanza, requisiti: ISEE familiare inferiore a 9.360 euro all’anno; patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa, non superiore ai 30 mila euro; patrimonio finanziario inferiore a 6.000 euro, 8.000 se si è in coppia. Un pensionato che vive da solo e non ha una casa di proprietà avrà una pensione di cittadinanza di 780 euro al mese: di cui 150 euro per pagare l’affitto; Un pensionato che vive da solo e riceve solo una pensione di invalidità, al posto della sua pensione, riceverà la Pensione di Cittadinanza, che con una casa di proprietà è di 630 euro al mese; Una coppia di pensionati che vive in un appartamento in affitto riceverà un’integrazione che permetterà loro di vivere con 1.032 euro al mese.
COME FUNZIONA QUOTA 100 – A spiegarlo è stato il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini al termine del Cdm che ha varato il decreto che contiene la misura insieme con il reddito di cittadinanza. Riguarda il triennio 2019-2021, ovvero un milione di pensionati da 62 anni di età e da 38 anni di versamenti. Per un investimento che vale 22 miliardi. Senza nessuna penalizzazione.
Quando? 1° aprile 2019: Requisiti entro il 31 dicembre 2018 (lavoratori privati) e poi ogni 3 mesi dal raggiungimento dei requisiti; Dopo tre mesi: requisiti a partire dal 1° gennaio 2019 (lavoratori privati); 1° Agosto 2019: requisiti entrata in vigore del decreto (lavoratori pubblici) e poi ogni 6 mesi dal raggiungimento dei requisiti; Dopo sei mesi: requisiti a partire dal 1° febbraio 2019 (lavoratori pubblici); 1° settembre: in linea con l’inizio dell’anno scolastico (lavoratori Scuola ed Afam).
Da sapere: – Stop scatti età: pensione non legata all’aspettativa di vita. È possibile cumulare periodi assicurativi presenti su più gestioni. La pensione non è cumulabile con redditi da lavoro dipendente o autonomo. La pensione è cumulabile con redditi da lavoro occasionale (5mila euro max). I dipendenti pubblici devono dare un preavviso di sei mesi. Fondo Bilaterale per il ricambio generazionale: si può accedere per andare in pensione tre anni prima di quota 100 a patto che ci sia un’assunzione. Sono esclusi i lavoratori in Isopensione (prestazioni in essere o erogate).
E’ possibile andare in pensione in anticipo con 42 anni e 10 mesi di contributi, se uomini, e con 41 anni e 10 mesi di contributi, se donne. Maturati i requisiti, i lavoratori e le lavoratrici percepiscono la pensione dopo tre mesi. Le lavoratrici a 58 anni se dipendenti e 59 se autonome con almeno 35 anni di contributi al 31/12/2018 possono andare in pensione (Opzione donna). Ai lavoratori precoci non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita. I lavoratori precoci potranno quindi andare in pensione con 41 anni di contributi. Il diritto al trattamento pensionistico decorre dopo tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti.
Ape sociale. Periodo:1° gennaio-31 dicembre 2019. E’ un’indennità sostitutiva. Fino a quanto? Fino al conseguimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia. Requisito anagrafico:almeno 63 anni di età. Requisito contributivo: 30 o 36 anni, a seconda dei casi, con bonus di un anno per figlio (max 2) per le lavoratrici.
Pace contributiva- Periodo: triennio 2019-2021. Cos’è? Possibilità di riscattare, su richiesta, periodi di buco contributivo non obbligatori per massimo 5 anni. Riscatto periodo di laurea a condizioni agevolate entro i 45 anni. Detraibilità dell’onere del 50% in cinque quote annuali e rateizzazione fino a 60 rate mensili. Tfs (trattamento di fine rapporto statali): per tutti i pensionati pubblici (non solo quota 100) possibilità di avere subito (ora si aspettano 2-3 anni) l’anticipo di fine rapporto fino a 30.000 euro.
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