Reddito di Cittadinanza, allarme degli assistenti sociali: “In Campania temiamo aggressioni”
Dopo la sospensione del reddito di cittadinanza da agosto a circa 160mila famiglie, gli assistenti sociali della Campania – dove i percettori cui è stato tagliato il sussidio sono quasi 37mila – temono ripercussioni ed anche di essere aggrediti.
E la presidente degli assistenti sociali della Campania, Gilda Panico– dopo aver ricordato che già a caldo è intervenuto il presidente nazionale Gianmario Gazzi “su una questione che crea problemi infiniti e certo non per colpa di noi operatori” – oggi rimarca, “ove mai ce ne fosse ancora bisogno, la gravità della situazione in cui saranno coinvolti gli uffici di servizio sociale di tutti i Comuni e ambiti territoriali della Regione Campania”.
E’ questo il motivo “per cui abbiamo inviato una nota congiunta al governatore Vincenzo De Luca, all’assessore regionale Fortini, al presidente dell’Anci e ai 5 prefetti per evitare azioni di aggressione agli assistenti sociali” e per lamentare che “non sono state individuate delle adeguate linee guida”.
“Intanto per lunedì – conclude Panico – abbiamo programmato un confronto online con gli assistenti sociali interessati proprio per ascoltare le loro esigenze ed intervenire poi presso gli organi competenti”.
Napoli è la provincia dove sono arrivate più sospensioni del reddito di cittadinanza (oltre 21mila sms) Roma è sul secondo gradino del podio con oltre 12mila seguita da Palermo con 11.573. La provincia con meno sospensioni del sussidio contro la povertà è Bolzano con appena 29 sospensioni.
Lo si legge nelle tabelle dell’Inps, secondo la quale ad Aosta sono 71 e a Lecco appena 99. Nel complesso gli sms spediti per la sospensione del reddito a luglio sono stati circa 160mila.
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