Questione Villa D’elboeuf a Portici: Iacone Chiede l’annullamento del Consiglio Comunale. La parola spetta a l Presidente
Portici – Villa d’Elboeuf può essere davvero definita un eterno ‘pomo della discordia’. Dopo l’abbandono dell’aula consiliare da parte dei consiglieri del PD, la convocazione del Consiglio Comunale d’urgenza monotematico, relativo all’esercizio del diritto di prelazione del Comune di Portici sulla vendita di Villa D’Elboeuf, continua a generare polemiche. Giovanni Iacone, ex candidato a sindaco alle recenti elezioni amministrative e attuale consigliere comunale d’opposizione, ha richiesto, con due lettere protocollate e inviate al presidente del Consiglio comunale di Portici, Fernando Farroni, l’annullamento della seduta consiliare, avvenuta lo scoro Sabato 19 Ottobre. Alla base della richiesta dell’ex segretario del PD porticese, ci sarebbe la mancata convocazione per l’ultima seduta consiliare: “Ho appreso solo lunedì- dice Giovanni Iacone- che in data 19/10/2013 si sarebbe tenuta una seduta di Consiglio Comunale. Non avendo ricevuto alcuna notifica in relazione a questa seduta, non ho quindi potuto esercitare il mio diritto/dovere di partecipare al consiglio comunale. In più, in una lettera di risposta alla mia prima richiesta di annullamento, si desume la mancata notificazione al sottoscritto della convocazione del consiglio ai sensi dell’articolo 140 del Codice di Procedura Civile (questo recita: “Se non è possibile eseguire la consegna per irreperibilità o per incapacità o rifiuto delle persone indicate nell’articolo precedente, l’ufficiale giudiziario deposita la copia nella casa del comune dove la notificazione deve eseguirsi, affigge avviso del deposito in busta chiusa e sigillata alla porta dell’abitazione o dell’ufficio o dell’azienda del destinatario, e gliene dà notizia per raccomandata con avviso di ricevimento”). Cosa assolutamente non vera: alla porta della mia abitazione, infatti, non è stata affissa alcuna busta, ed in più la raccomandata prevista dallo stesso articolo 140 è stata spedita solo il 21/10. Ben due giorni dopo la seduta consiliare. Chiedo dunque al presidente del consiglio, Fernando Farroni, ai sensi dell’articolo 5 comma 4 del regolamento di funzionamento di consiglio comunale, di dichiarare nulla la seduta in oggetto e conseguenti atti deliberativi (il diritto di prelazione esercitato dal Comune sull’acquisto di Villa d’Elboeuf”. La richiesta di annullamento di Giovanni Iacone avviene solo due giorni dopo la protesta dei consiglieri comunali del PD. Questi, durante la seduta straordinaria di consiglio comunale, avvenuta sabato 19 Ottobre, hanno deciso di abbandonare l’aula di palazzo Campitelli poichè “non vi erano condizioni particolari per una convocazione d’urgenza di consiglio comunale.- ha detto in una conferenza stampa Raffaele Borrelli, capogruppo all’opposizione – La nota del Ministero dei Beni Culturali, con il quale il comune veniva informato del diritto di prelazione sull’acquisto di Villa d’Elbeuf,infatti, è pervenuta alla segreteria del Sindaco il 7 Ottobre. Ben 10 giorni prima la convocazione d’urgenza”. In attesa della risposta del Presidente del Consiglio comunale, chiamato a vigilare sulla regolarità degli atti, un nuovo “punto interrogativo”, dunque, piomba sul futuro della più antica e importante villa del Miglio D’Oro.
Dario Striano
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