“Privatizzare la Leucopetra”: a Portici è scontro tra la sinistra radicale e la maggioranza di Nicola Marrone
A Portici è ancora scontro tra la sinistra radicale cittadina e Nicola Marrone. Questa volta ad accendere la disputa che perdura da mesi tra SeL-Verdi e il sindaco-magistrato (da quando, a Giugno, i leader dei due partiti, Salvatore Iacomino e Franco Santomartino, sono stati allontanati dalla maggioranza) è la questione riguardante la Leucopetra SPA: la società partecipata, nata da un accordo tra il comune di Portici e il consorzio AMI di Imola con l’obiettivo di fornire i sevizi essenziali e strategici nel settore dell’igiene urbana.
La ditta è finita ultimamente nel mirino delle critiche di cittadini, istituzioni e politici per i continui disservizi nel servizio di spazzamento rifiuti, nonostante la voce di spesa in bilancio (comunale) riguardante la società sia di all’incirca 13 milioni 949 mila euro.
All’ordine del giorno del consiglio comunale di quest’oggi, Martedì 19 Settembre, convocato in prima chiamata per le ore 17, si discuterà del piano operativo di razionalizzazione della partecipata, ed in città sono apparsi manifesti al vetriolo, firmati dalla sinistra radicale, che dichiarano la volontà da parte dell’amministrazione comunale di privatizzare la Leucopetra spa: “Da oltre 15 anni – si legge sul manifesto intitolato “Privatizzare la Leucopetra a chi conviene?” – SEL, Verdi e i lavoratori della Leucopetra hanno garantito alla città di Portici civiltà e dignità anche quando i comuni vicini erano ricoperti di rifiuti. Con atti strumentali il Signor Marrone tenta di smantellare questo sistema. Negli ultimi mesi Marrone ha ridotto i poteri del management trasferendoli al C.d.A. composto dal Presidente e due dipendenti comunali a titolo completamente gratuito. Peccato che questi ultimi due si siano improvvisamente dimessi ed il Signor Marrone per garantire gli equilibri della sua maggioranza si appresta a nominare due amministratori esterni che graveranno sulle tasse locali per 50 mila euro annui“.
Si preannuncia, dunque, un’assise consiliare infuocata che dovrebbe fare luce sulla volontà da parte dell’Amministrazione comunale riguardante il futuro della ditta.
Dario Striano
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