L’ex sindaco di Ercolano, Luisa Bossa, parlamentare di Articolo Uno, e sponsor, a Portici, della candidatura a primo cittadino di Salvatore Iacomino in vista delle prossime elezioni amministrative, chiede al prossimo sindaco una maggiore Trasparenza nell’amministrazione della città : “Abito da moltissimi anni a Portici: 38 anni circa. – ha detto l’on. Luisa Bossa – Non mi sono mai occupata dei problemi dell’amministrazione porticese, avendo io fatto il sindaco ad Ercolano, ma ho avuto l’impressione come se, in questi anni, le cose dell’amministrazione, mi riferisco alle gare d’appalto, alle assegnazioni, vivessero una sorta di limbo dentro al quale non si capisce mai bene chi fa cosa e come la si fa. Anche in questi giorni, nei quali c’è stato un commissario prefettizio, noi abbiamo assistito, come appreso dalle notizie sui giornali e dalle chiacchiere con gli amici impegnati in questa campagna elettorale, a cose decise da qualche mano esterna. E’ come se al commissario fosse dovuto soltanto l’atto finale delle sue azioni di governo. E’ una cosa che fa inorridire il concetto di democrazia. Ecco, io vorrei che il prossimo sindaco e la prossima amministrazione fossero limpidi nell’amministrare la cosa pubblica come il mare della Sardegna: lo stesso mare che mi auguro un giorno possa avere Portici. A tal punto la proposta di MDP è riportare il Comune al centro della città; affinché le azioni degli amministratori siano immediatamente visibili e percepibili ai cittadini”.
La componente della Commissione Antimafia, ai nostri taccuini, spiega anche le ragioni che l’hanno spinta a sostenere il leader locale di Sinistra Italiana, Salvatore Iacomino, nella sua corsa a sindaco di Portici contro il Senatore del Partito Democratico, Enzo Cuomo: “Il mio Partito, Articolo Uno, appoggia i candidati della Sinistra. Per me non può che essere naturale, quindi, appoggiare una persona di Sinistra in un grande schema politico. Io sono per l’alternanza. Non sono per le minestre riscaldate… perché dopo anni torni una personalità, perché di questo si tratta: una grande personalità che torna a guidare un paese che è stato governato bene, per carità, ma che ha bisogno di idee nuove; di un nuovo concetto di Politica. Portici storicamente ha un livello culturale molto alto: la vicinanza dell’Università di Agraria e la scolarizzazione tra le più alte d’Europa la rendono un paese estremamente permeabile, da un lato, alla Storia, alla Cultura, all’Arte; ma, dall’altro lato, la rendono anche abbastanza disincantata; come se dopo aver letto un giornale la gente fosse già appagata. Ecco io ho trovato questa sorta di disincanto tra i cittadini. Non c’è più la passione per la politica. Perché come sappiamo è la Politica a muovere le passioni: l’Odio, l’Amore…”
La deputata del neonato Movimento Articolo Uno, che a Portici concorrerà all’appuntamento elettorale dell’11 Giugno con la lista Movimento per Portici Democratici Progressisti, messa sù dall’ex sindaco Leopoldo Spedaliere e dall’ex consigliere comunale Mauro Mazzone, commenta anche il superasse politico costruito dal Partito Democratico locale: un superasse che vede schierato alcune forze partitiche di Sinistra cittadina con diverse liste civiche composte dalla maggior parte degli attori del vecchio Centro-Destra porticese. E’ un’analisi che parte dal nazionale, quella della deputata, e che poi finisce per esaminare anche alcune scelte della politica locale: “Noi non avremmo voluto un Partito che guardasse a Destra e che facesse intese con Verdini e Berlusconi. Talmente che non l’abbiamo voluto che abbiamo resistito e poi ce ne siamo usciti. Anche le operazioni che ha fatto Renzi, come gli 80 euro e l’abolizione dell’IMU sulla casa, sono operazioni molto di facciata che assomigliano molto a quelle di Destra. Perchè togliere l’IMU a tutti, anche a me che posso pagarla, che senso ha?! Diceva bene l’ex ministro Padoa-Schioppa: le tasse sono belle perché permettono che ci sia una Sanità pubblica, alla Scuola pubblica. E se io sono arrivata al Parlamento è stato grazie alla Scuola pubblica e non a quella privata. Essere di Sinistra significa questo: partire tutti dallo stesso punto e avere le stesse possibilità. L’asse forte che io vedo dentro il PD è un asse che non mi appartiene: ne storicamente, né politicamente, né emotivamente, né psicologicamente. Io nn mi ci trovo a dover parlare con una forza politica che si ispira ai valori della Destra. Per questo nella costruzione di Articolo Uno a Portici ho voluto fortemente l’ingresso di persone che ispirandosi ai valori della Sinistra sono giovani, capaci di indignarsi ancora e sollecitare la nostra pigrizia; perchè di questo si tratta: noi abbiamo perso la capacità di indignarsi di fronte alle ingiustizie della vita”.
Chiude con un appello al voto la deputata “scissionista” al PD e spiega i motivi che, nonostante le cosiddette larghe intese, nazionali e locali, la spingono con forza, ancora oggi, a sostenere i valori della Sinistra: “Oggi si deve votare a Sinistra perché, come dice Bersani, la Sinistra è un fiore di campo che qualcuno passa e poi coglie. Il punto è che deve entrare nel mazzo giusto questo fiore. All’idea del fiore è associato quello della bellezza, dei colori, della freschezza. La Sinistra è dignità, la Destra è gerarchia. La Sinistra è uguaglianza. La Destra è diseguaglianza. La Sinistra è pari opportunità per tutti; la Destra è opportunità solo per alcuni. Ci sono mille motivi per votare la Sinistra e finché ci sarà il concetto di Sinistra ci saranno uomini e donne che saranno attratti da queste virtù“.
Dario Striano
I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.