Portici. Rischio “smantellamento” per il consultorio familiare di Corso Umberto: storico punto di riferimento di assistenza sanitaria pubblica per i cittadini porticesi, vesuviani e campani.
Circa tremila prestazioni di ginecologia l’anno; oltre seimila vaccinazioni; 1600 assistenze psicologiche, 600 prestazioni annuali di mediazione familiare, 1500 accessi per l’area neuropsichiatrica e ancora corsi di preparazione al parto e spazio dedicato agli adolescenti: numeri da eccellenza campana che però non riuscirebbero a salvare le sorti dello storico consultorio di Portici, diventato nel corso dei tanti anni di attività sul territorio un punto di riferimento importante per gli utenti porticesi e dei comuni limitrofi.
Nessun accordo tra le parti per quanto riguarda la struttura di Corso Umberto, da oltre dieci anni presa in fitto dall’Asl e allestita ad uso consultorio familiare. Uno sfratto esecutivo mina la permanenza del presidio che tutela la Salute delle Donne, dei Bambini e delle Famiglie, nonostante i proprietari dell’immobile abbiano acconsentito alle richieste dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 3 (da tempo inadempiente nel pagamento del canone mensile), esprimendo la volontà di ridurre il prezzo del fitto dai circa 7 mila previsti agli all’incirca 4mila euro ora richiesti. Fitto che prevede l’utilizzo di circa 15 stanze che permettono agli specialisti di svolgere il proprio lavoro con tutti i comfort necessari e ai pazienti di essere assistiti con dignità.
Il consultorio sarà dunque “smembrato” entro la fine di Febbraio “nonostante – dice l’UDI (Unione Donne Italiane)- per la Legge consultoriale 405 del 1975, la 194/78 e quella 34 del 1996 debba essere facilmente raggiungibile e possibilmente in sede limitrofa ai servizi sanitari e socio assistenziali del distretto, senza barriere architettoniche, in ambienti accoglienti, nel rispetto della normativa per l’edilizia sanitaria e delle diverse esigenze della popolazione di ogni età maschile e femminile; in particolare dei bambini, delle donne e degli adolescenti“: << “Qualora non si trovasse una soluzione – ha continuato l’UDI – il personale verrà smistato in altre strutture sanitarie e così gli uffici rischierebbero di essere diminuiti da 16 a 7 e trasferiti in altri edifici, le cui stanze presentano condizioni non a norma. A breve organizzeremo una manifestazione pubblica, invitando i cittadini porticesi, e non, a partecipare per protestare contro questa incompetente gestione dei direttori dell’ASL che rappresenta una nuova croce nera per la Sanità a Portici.” >>
Dario Striano
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