La maggioranza approva tutti i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale. Un’ assise particolare, riunitasi dopo la convocazione di una conferenza stampa, richiesta da tutte le opposizioni in città; dal Movimento 5 Stelle a Sinistra Italiana, passando per Articolo Uno, DemA e Verdi; e dopo la protesta dei residenti di Bosco Catena, durante un pacifico “blitz” nella sede di palazzo Campitelli, a causa dei lavori fognari interrotti nella via di periferia a confine con Ercolano
Le minoranze, supportate in alcuni punti anche dal consigliere di maggioranza Enzo Ruffino, hanno bacchettato l’amministrazione comunale targata Cuomo più volte: in particolare, sull’istituzione di una ZTO al Granatello; sulla documentazione relativa al bilancio consolidato, poi, approvato in aula; e sulla mancata rescissione del contratto con la ditta che si occupa della gestione della piscina comunale: i cui partners sono stati arrestati e coinvolti in un’importante inchiesta.
BILANCIO CONSOLIDATO. Il primo attacco dell’opposizione, condiviso anche dal democratico Enzo Ruffino, riguarda l’approvazione del bilancio consolidato, avvenuta poi in aula. Un atto particolarmente importante e sentito che fotografa lo stato patrimoniale dell’ente e delle sue partecipate.
“Per legge si ha l’obbligo di comunicare la razionalizzazione delle partecipate in possesso del comune di Portici entro il 30 Settembre. – ha detto il consigliere grillino Giovanni Erra – Negli atti pervenutici in commissione il comune ribadisce la volontà di tenersi Leucopetra come azienda partecipata principale. Manca però la motivazione di questo atto, previste dalla norma. C’è, infatti, solo la fotografia dello stato patrimoniale dell’azienda“. “Oggi denunciamo una scarsa disponibilità di questa amministrazione comunale a confrontarsi con le opposizioni e con i cittadini. – ha detto invece Mauro Mazzone di MdP – Cosa già avvertita dall’esordio di questa amministrazione, durante cui il sindaco si è rifiutato di presentare le linee programmatiche di mandato. Lo stesso atteggiamento, lo abbiamo riscontrato nella gestione di questo bilancio consolidato che ha visto, non solo l’opposizione, ma qualsiasi consigliere di questo comune impossibilitato a prendere contezza seria degli atti. I documenti sono arrivati, infatti, in commissione Bilancio con un ritardo tale da costringerne il presidente a richiamare una commissione d’urgenza.”
A bacchettare la maggioranza dall’interno anche il consigliere Ruffino, apparso particolarmente critico durante queste ultime settimane riguardo l’operato dell’amministrazione comunale: “Mi aspettavo da questo collegio un maggior chiarimento sullo stato attuale della Leucopetra perchè mancano i bilanci della società dal 2013 al 2016. Io praticamente non so cosa vado a votare in consiglio. Mi aspettavo che i revisori dei conti dessero un maggior chiarimento. Non potendo verificare la convenienza economica e la sostenibilità finanziaria della società, a mio malgrado, mi asterrò dal voto. Ma pretendo che questa amministrazione torni ad essere attenta e virtuosa come in passato“.
Non è mancata sulla vicenda la risposta della maggioranza con il consigliere Luigi Scognamiglio di “Portici Libera“: “Basterebbe andare sul sito della Camera di Commercio e scaricare i bilanci per poter portare discussioni serie in aula. Per quanto riguarda quanto detto da Erra; devo dire che non vi è alcun obbligo di motivazione dell’ente per quanto riguarda le partecipate. La legge interviene sulla disciplina e non impone motivazioni“. “Parliamo di uno strumento nuovo che ha bisogno di una fase di approfondimento. Cercheremo di mandare gli atti prima per permettere tale approfondimento– ha poi chiarito il primo cittadino Enzo Cuomo – Ovviamente il consigliere Erra ha sbagliato a leggere la relazione istruttoria. Una cosa che succede spesso, a quanto pare. Perchè in questa vi sono segnate tutte le condizioni per cui non interrompere la partecipazione. Nel nostro programma viene precisato e noi siamo pronti a ribadire che Leucopetra è una società strategica per questa amministrazione, tra l’altro già multiservizi perchè già si occupa di attività non strettamente connesse alla raccolta rifiuti“.
CDA LEUCOPETRA Dalla fotografia delle casse della partecipata Leucopetra alla nomina del suo cda. Nel vortice delle accuse delle minoranze anche le nomine sul consiglio d’amministrazione, per cui, oltre al presidente Alessandro Pacilli (Pd), sarebbero in lizza altri due ex consiglieri comunali, Francesco Portoghese (Moderati per Portici) e Ciro Sforza (Insieme) “Il sindaco non ha riferito della nomina del consiglio d’amministrazione. – ha detto Franco Santomartino, leader dei Verdi – Si tratta di un dovere del sindaco dato che l’azienda è una società a intero capitale pubblico. Non sappiamo chi sono e quali sono i curricula dei consiglieri d’amministrazione. Quale sia la motivazione della loro nomina se non la loro mancata elezione alle ultime amministrative. Se dovessero rivelarsi veritiere le nomine di Alessandro Pacilli, Francesco Portoghese e Ciro Sforza, io chiedo di acquisire i curricula per capire quali capacità e conoscenza abbiano i nominati nel settore rifiuti“. “Dovessero rivelarsi veritieri i rumors, non sarebbe rispettata la quota di genere prevista dalla norma. – sottolinea Mazzone – Sembra strano che il PD che ha ferventi sostenitrici delle giuste ragioni che tutelano la partecipazione delle quote di genere in politica e nelle partecipate, possa nominare questo cda.” “Leucopetra si è già insediata ed è stato convocato il consiglio d’amministrazione, con un atto a firma di Pacilli. – ha ribadito Iacomino – Noi non conosciamo ancora i nomi del cda; ma questo è già stato convocato per domattina“.
Anche su questo caso non si è fatta attendere la risposta del sindaco Cuomo: “Nessun segreto sul cda. E’ stata semplicemente esercitata la facoltà dell’azionista di nominare il consiglio d’amministrazione dell’azienda. Non abbiamo fatto colloqui, concorsi… nè chiesti curriculum in città. Ho provveduto alla nomina così come prevede il codice civile. L’ho dovuto fare perchè due consiglieri si erano dimessi nel periodo pre-elettorale. Era rimasto in carica il solo presidente che aveva già chiesto le dimissioni, tra l’altro, inderogabili. Non appena saranno formalizzati gli atti d’accettazione dei consiglieri, informerò dovutamente l’aula. Per farlo devo attendere che si completi la procedura. Potrebbe esserci sempre qualcuno che non decida di non accettare il ruolo“.
GRANATELLO E’ancora diatriba, poi, sulla Zona a Traffico Organzzato istituita dall’amministrazione comunale al Granatello. Il “Nous accusons” delle opposizioni pone l’accento su alcuni illeciti che l’amministrazione avrebbe compiuto nell’attuazione del provvedimento: “Si sta perpretrando una truffa ai cittadini nel nostro molo – dice ancora Mazzone –perchè non si può imporre la sosta a pagamento né sugli spazi demaniali, né su quelli concessi al comune, tramite un comodato d’uso gratuito, da Rete Ferroviaria Italiana. L’ente allora che cosa fa? Fa pagare l’accesso a questi luoghi. Un accesso che in realtà non è una percorrenza come per Autostrada o tangenziale; ma è un accesso che impone la sosta. Quindi, nei fatti, si sta facendo pagare la sosta. Per fare tutto questo sono state fatte delle illegittimità: come la colata d’asfalto sul basolato storico; la foratura di basalto a pavimentazione di Piazza San Pasquale per permettere lo stallo dei motorini. Abbiamo notizia che la Soprintendenza non sia affatto informata su queste operazioni e abbiamo provveduto a inviare un esposto poichè la zona è sottoposta a vincolo puntuale.” “Stiamo preparando un esposto anche alle ferrovie dello Stato – fa eco Santomartino – e chiediamo all’AC di smontare la sbarra-truffa di Piazza San Pasquale perchè di fatto costringe i cittadini a parcheggiare in un’area che non è, assolutamente, predisposta alla sosta, date le strade dissestate, e la mancanza di pompe anti-incendio“.
PISCINA COMUNALE. Polemiche anche sulla mancata rescissione della gestione della piscina comunale alla società i cui vertici sono sotto custodia cautelare perchè implicati in una inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio, minaccia e falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale (reati aggravati dalle finalità mafiose): “Nonostante tutto, – dice Santomartino – la società continua ancora a lavorare tranquillamente in quella piscina e chiediamo, dunque, di provvedere a sgombrare la città da tutto quello che può avere una parvenza di illegalità”. “Non bastava – aggiunge Aniello Pignalosa di demA – l’aver commesso reati gravi, quali abusi edilizi, come appreso dalle cronache cittadine, per rescindere il contratto con la ditta?! Vorremmo, poi, sapere, se è stata risolta la morosità col Coni che potrebbe mettere a rischio anche le casse dell’amministrazione comunale già in difficoltà?!”
MOZART BOX. L’ultimo argomento oggetto di critica da parte delle minoranze è stato il finanziamento della manifestazione Mozart Box, assente in città da due anni. La Regione ha, infatti, finanziato parte del progetto, destinando ben 100 mila euro sui 120 mila euro, ora previsti da una variazione di bilancio proposta dalla Giunta, e firmata dal sindaco Cuomo, data l’assenza dell’assessora competente Lorella Di Stefano.
Come si evince dalla delibera di Giunta 22 del 9 Settembre, firmata proprio dal primo cittadino della città della Reggia, i restanti ventimila euro non sottoposti a copertura dal finanziamento regionale saranno, invece, finanziati dai proventi derivanti dalla bigliettazione: “La cosa preoccupante di questa vicenda – ha detto Salvatore Iacomino di Sinistra Italiana– è che se sui 120 mila euro totali, 50 mila sono previsti per pagare gli artisti; gli altri 70 mila euro, invece, per installare qualche luce e allestire palco e sedie. Mi sembra un poco fuoriluogo. Anche per questo dico che a Portici è tornato il sistema che abbiamo scacciato nel 2013. Sarebbe più corretto piuttosto che “Riparte Portici”, “Riparte il Sistema”.
Il consigliere Ruffino, invece, nonostante i malumori degli ultimi giorni, si è complimentato con l’amministrazione per il progetto, di cui si è detto soddisfatto, tenendo però a precisare che a fine manifestazione chiederà rendicontazione di tutte le spese e gli incassi.
LAVORI FOGNARI A BOSCO CATENA. Il tutto mentre all’esterno dell’aula consiliare andava in scena la protesta dei residenti di Via Bosco Catena; la strada di Periferia a confine con la parte alta di Ercolano. Alla base del sit-in l’interruzione dei lavori per l’installazione del sistema fognario, bruscamente interrotti dalla ditta incaricata ad eseguirli: “Abbiamo avuto notizia che la ditta ha smontato i container lasciando una voragine enorme e i cittadini si stanno lamentando per la puzza. – ha chiarito il consigliere grillino Alessandro Caramiello – A detta della Gori l’interruzione dei lavori sarebbe dipesa dal mancato aggiornamento del certificato antimafia della ditta che, in ogni caso, come da contratto, sempre a detta della Gori, avrebbe dovuto terminare comunque l’opera, o quantomeno chiudere il buco da cui proviene il cattivo odore.Indagheremo sulla vicenda“.
Sulla vicenda è intervenuto il consigliere di maggioranza Antonio Emiliano Calise che si è detto già al lavoro per cercare di trovare una soluzione quanto più veloce possibile al problema. “L’appalto è della GORI. Non è una vicenda su cui abbiamo responsabilità. Ci rendiamo conto che i cittadini stanno vivendo un disagio e cercheremo quanto prima, quantomeno, di coprire quel buco da cui proviene cattivo odore. Domani effettueremo un sopralluogo e cercheremo di capire il da farsi“.
Dario Striano
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