Portici. Nessuna discussione sul waterfront: mancanza del numero legale. Salta la seduta del consiglio comunale di Mercoledì 15 Luglio.
PORTICI. Mancanza del numero legale: salta la seduta del consiglio comunale di Mercoledì 15 Luglio. E’ durata pochissimo la tregua tra maggioranza e opposizione a Portici. A due giorni dall’approvazione, all’unanimità, in consiglio, delle proposte ad opera del consigliere d’opposizione Luca Manzo, volte a contrastare e a prevenire le azioni criminose in città, nuovamente si acuisce lo scontro tra le forze politiche di Nicola Marrone e quelle del Partito Democratico. Alla base della nuova querelle, che ha portato all’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione, e alla conseguente “caduta” della seduta consiliare, la richiesta di inversione degli ordini del giorno che l’assise avrebbe dovuto discutere.
Sì perché il consiglio comunale monotematico, richiesto dal Partito Democratico per avere informazioni riguardanti la situazione dell’appalto per la riqualificazione del Lungomare, da discutere come primo punto all’ordine del giorno, avrebbe dovuto votare, dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, il riconoscimento di ben 25 debiti fuori bilancio. Ma quando il presidente del consiglio pro-tempore, Raffaele Borrelli (PD), ha dato l’avvio ai lavori dell’assise, cedendo la parola a Giovanni Iacone (PD); i componenti della maggioranza di Nicola Marrone sono andati su tutte le furie. Secondo l’ex presidente dimissionario, Fernando Farroni, infatti, il consigliere anziano Borrelli, avrebbe ceduto parola al democratico Iacone senza aver dato comunicazione dell’inizio dei lavori dell’assemblea, impedendo così di richiedere, tramite comunicazione, l’inversione dell’ordine del giorno, fortemente voluta dalla maggioranza.
Risultato: seduta terminata per mancanza di numero legale, a seguito del conteggio richiesto da Giovanni Iacone del numero di consiglieri in aula, preceduto da attimi di tensione che hanno visto coinvolti i componenti di maggioranza e opposizione, tutti intenti a ribadire le loro ragioni, rendendo impossibile lo svolgimento della seduta. PD, Il Cittadino, SeL e Verdi fuori dall’aula di Palazzo Campitelli. 15 gli assenti; soltanto 10 i presenti e seduta terminata con lungo anticipo senza alcuna discussione sui cantieri del Lungomare, la cui interruzione a fine Maggio, rischia di compromettere la buona riuscita dell’opera.
Polemiche e tensioni non sono mancate negli attimi successivi al consiglio tra le varie forze politiche: “La mia maggioranza era pronta discutere questa sera sulla situazione del waterfront – ha detto ai nostri taccuini il Sindaco Nicola Marrone – come si evince dall’andamento della seduta. Quando, però, il consigliere Farroni ha fatto richiesta di invertire i punti all’ordine del giorno, per assolvere all’approvazione dei debiti fuori bilancio, che comportano impegni di spesa per l’Amministrazione comunale anche in termini di interventi passivi, ci è stato di fatto impedito di votare l’inversione. Noi siamo rimasti in aula, ma le stesse forze richiedenti il consiglio la hanno disertata. A questo punto saremo noi a richiedere una nuova assemblea monotematica, affinché il consiglio possa conoscere gli aspetti tecnici della procedura, tra l’altro già affrontati in un evento pubblico con cittadini, associazioni e gli stessi componenti dell’opposizione presenti”. “L’atteggiamento schizofrenico di Sel, PD e Verdi – ha detto il consigliere Mauro Mazzone – che richiedono un consiglio monotematico per poi disertarlo, ci parla del loro totale disinteresse alle questioni della città e alla qualità della vita dei cittadini. Tutte le loro energie sono volte alla riconquista della gestione del potere che nulla, o poco, ha a che vedere col benessere di Portici. Registriamo, infine, con rammarico l’approssimazione con cui il consigliere anziano gestisce i lavori del consiglio comunale. E’ fuori da qualsiasi ratio l’idea di non mettere in votazione una proposta di inversione, e cedere la parola ad un altro consigliere, tra l’altro leader del suo partito”.
Pronta è arrivata la risposta del Partito Democratico: “Non scendo in una polemica politica di tale bassezza. – ha detto Raffaele Borrelli, presidente del consiglio pro tempore, in attesa della nuova elezione del massimo garante dell’assise comunale – Voglio solo precisare che essendo stati aperti i lavori con la lettura dell’ordine del giorno, data la prenotazione sullo schermo di un consigliere, ho ceduto la parola a questi per il suo intervento. I retropensieri non mi appartengono. Ancora una volta, però, si registra una mancanza numerica di una maggioranza che, di fatto, non esiste”. “Riteniamo che sia la maggioranza a dover tenere in piedi il consiglio. – ha detto il leader dei Verdi, Franco Santomartino – La verità è che il Signor Marrone non ha né una maggioranza politica né una numerica, pur dopo aver imbarcato tra le sue forze il Centro-destra, e tradito il patto elettorale con i cittadini. Che vadano presto a casa e che liberino presto la nostra città”.
Dario Striano
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