Portici. Da ex Macello (politico e non) a stazione di monitoraggio delle tartarughe marine: “Inaugurazione entro il 2015”

Museo del Mare porticiDa ex Macello comunale a “macello politico e mediatico“; per poi, a breve, divenire centro di monitoraggio delle tartarughe marine. Il direttore scientifico della stazione zoologica Anton Dohrn, Roberto Danovaro, promette entro la fine del 2015 l’apertura della struttura del Museo del Mare di Portici, al centro di una polemica politica durata circa 2 anni, e destinata a diventare un importante centro ricerche di biologia marina: «Lancio qui la proposta di gestire quello spazio assieme a Wwf Italia, in quanto – dice Roberto Danovaro – nascerà un centro di ricerca e di recupero delle tartarughe marine. E ancora: vorrei che questo centro diventasse qualcosa di più. Un ospedale, un pronto soccorso, con una sala operatoria, per poter costituire anche occasione di riabilitazione per le tartarughe».

Il direttore scientifico della stazione zoologica più antica d’Europa, da anni punto di riferimento per il recupero delle tartarughe marine e la loro cura, promette anche, all’interno dei locali dell’ex macello, un centro analisi per il controllo delle acque del golfo, un punto aperto alle scolaresche che potranno imparare giocando, stando anche a contatto con le tartarughe marine, e soprattutto un vero e proprio museo del mare.

A distanza di oltre due anni dall’inizio “dell’infinita saga”, si avvicina sempre più il momento dell’apertura al pubblico dell’ex Macello comunale: l’area ristrutturata coi fondi FAS nel 2011, abbandonata prima dall’Arpac, affidata, poi, più volte, per “pochi euro”, ad una società titolare di un albergo ad ore a Giugliano, per poi, dopo una serie di strascichi di natura giudiziaria, e l’apertura di un’inchiesta riguardante le dichiarazioni che il gestore Massimiliano Pontecorvo rilasciò, il 15 Gennaio, alla commissione consiliare d’inchiesta (quando riferì di presunte richieste economiche prevenutegli da un consigliere comunale per la gestione dell’immobile), una volta tornata “nelle mani” dell’Amministrazione comunale, essere assegnata alla Stazione Anton Dohrn di Napoli.

Dario Striano

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