REAL FORIO-PORTICI 1906: 1-0
REAL FORIO (3-4-3): Mazzella C; Di Dato, De Giorgi, Mora; Fanelli (dal 79′ De Felice), Di Spigna, Saurino C., Mattera; Mazzella S., Saurino G., Guarracino (dal 69′ Arcamone / dal 90′ Chiaiese). A disp. Verde, Iacono, Boria, Conte. All. Iovine.
PORTICI 1906 (4-3-3): Amato; Visone (dal 20′ Santarpia), Alterio, Fiorillo, Novelli; Ragosta, Sardo, Basso; Scielzo, Magaddino (dal 77′ Veneruso), Ioio. A disp. Menna, Ineguale, Iacomino, Murolo. All. Borrelli.
ARBITRO: Sonetti di Genova. Primo Assistente: Russo di Napoli. Secondo Assistente: Scarfati di Castellammare di Stabia.
RETE: 80′ De Felice (R)
NOTE. Ammoniti: Mattera, Di Dato, Saurino C. (R), Visone, Fiorillo, Scielzo (P). Recupero: 2′ pt, 3′ st.
Prosegue il momento nero per il Portici che, non sarà quello dei primi quattro mesi, ma, nelle ultime partite, viene sempre giustiziato in modo eccessivo. Non si può gridare allo scandalo per la vittoria del Real Forio che, obiettivamente parlando, nella ripresa ha fatto qualcosina in più anche se nulla di particolarmente insidioso e lo 0-0 sarebbe stato più giusto. Dopo gli sbadigli dei primi 45′ di gioco, la gara s’è ravvivata nella ripresa con gli isolani che, a dieci minuti dalla fine, hanno trovato il gol con De Felice su una clamorosa disattenzione della retroguardia porticese. È un momento in cui manca anche la lucidità e, di conseguenza, anche lo stato mentale ne sta risentendo, basterebbe ritornare al successo per dissipare tutti questi fantasmi, intanto il mese di gennaio è passato e questa è sicuramente la notizia più bella di un’altra giornata da dimenticare. Ora andiamo a rivivere le fasi salienti della partita.
Nel primo tempo prevale la noia, entrambe le squadre preferiscono non osare restando molto abbottonate. I ritmi sono bassi e non si registrano grandi emozioni. Regna un tatticismo esasperato, le retroguardie sono sollecitate solo in occasione di calci da fermo ma, per il resto, si ha la sensazione che solo un episodio possa accendere la contesa. Il gioco diventa anche maschio per l’eccessiva foga agonistica dei padroni di casa ma è una costante di questi campionati, una squadra di vertice è sempre attesa in un modo diverso. Si sa che per darle filo da torcere bisogna aumentare la cattiveria calcistica e tutto rientra nel gioco, anche se gli arbitri devono comunque tutelare i calciatori, soprattutto la loro incolumità. Nel Portici, fa il suo esordio anche Santarpia, che entra al posto di Visone su cui pende la spada di Damocle di un’ammonizione comminatagli troppo presto e che potrebbe pregiudicargli il prosieguo della partita. La prima frazione si chiude sullo 0-0 e non c’è risultato più giusto.
Nella ripresa, i ritmi si alzano ed è soprattutto la formazione di casa a rendersi più pericolosa con un colpo di testa in area di Gianluca Saurino su un cross partito dal piede di Mora sulla corsia di sinistra. Il campanello d’allarme, sveglia il Portici che risponde con una ripartenza veloce: Scielzo recupera palla e si invola centralmente, sulla destra si libera Ragosta che riceve palla e calcia in porta ma il suo tiro viene respinto da una maglia biancoverde a portiere ormai battuto. Iniziano a fioccare le occasioni dopo gli sbadigli del primo tempo e al 70′, per i padroni di casa ci prova Ciro Saurino con un tiro da fuori area potente e preciso su cui Amato si distende bene rifugiandosi in calcio d’angolo. Il Real Forio prova a costruire qualcosa in attacco ma il Portici dà la sensazione di poter far male con ripartenze veloci ma, al 79′ arriva la mossa che cambia la partita: mister Iovine getta nella mischia De Felice e, l’esterno locale, dopo un minuto dal suo ingresso in campo, raccoglie un cross proveniente dalla sinistra e di testa porta i suoi in vantaggio. Negli ultimi dieci minuti, non si registrano grosse occasioni e gli isolani si impongono di misura sulla compagine vesuviana.
Difficile commentare una partita giocata non ad alti livelli dal Portici, ma è da un mese che la squadra non è più quella della prima parte della stagione. Niente drammi e niente processi, i periodi negativi iniziano e finiscono, tutto si è concentrato in un mese, magari, se ci fosse stata una sequenza più ripartita degli infortuni, non ci si sarebbe ritrovati più volte in piena emergenza. Nonostante si debba avere la consapevolezza di ammettere il momento di difficoltà, l’obiettivo play off è ancora ampiamente alla portata e può bastare una vittoria per ritrovare lo smalto e il vigore dei primi quattro mesi, quando quella squadra suscitava in tutti “oh” di meraviglia.
Ufficio Stampa A.S.D. Portici 1906 – Maurizio Longhi
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