Pomigliano scopre l’Amerika di Kafka al teatro Gloria

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Pomigliano d’Arco – In sala il pubblico degli abbonati rumoreggiava prima dell’inizio dello spettacolo: i più pensavano che Amerika  trasposizione teatrale di Fausto Malcovati del romanzo giovanile di Franz Kafka – fosse uno spettacolo eccessivamente impegnativo e inadatto ad un freddo lunedì sera. Sono rimasti tutti piacevolmente sorpresi, merito della recitazione dinamica degli attori, sapientemente guidati dal maestro della regia teatrale Maurizio Scaparro.

Lo spettacolo che ieri sera è andato in scena al teatro Gloria infatti, fin dalle prime battute, si è caratterizzato per il suo dinamismo. Merito della compagnia di attori, dell’orchestra, che sedeva tra il palco e la prima fila di poltrone, e della scenografia mutevole disegnata da Lele Luttazzi. Nelle mani degli attori le porte girevoli che la compongono diventavano, a seconda delle scene, la cabina di una nave, le stanze di un palazzo della New York borghese di inizio novecento, le porte di un ascensore e anche il vagone di un treno.

Il protagonista Karl Rossmann, interpretato da Giovanni Anzaldo – noto al pubblico cinematografico per aver dato il volto a Luca ne Il Capitale Umano di Virzì – è l’unico personaggio sempre sul palco: è attraverso i suoi occhi e i suoi racconti che gli spettatori scoprono l’America narrata da Kafka, con le sue gioie e i suoi dolori. Gli altri attori del cast, i napoletani Matteo Mauriello e Carla Ferraro, quest’ultima formatasi all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, Giovanni Serratore, Fulvio Barigelli e il veterano delle scene Ugo Maria Morosi, hanno il difficile compito di portare in scena tutti gli altri personaggi, alternandosi tra continui cambi di scena e di abito.

La storia, nonostante sia stata scritta il secolo scorso, si dimostra attualissima: “In un’Europa dove flussi migratori sono sempre più massicci e spesso drammatici, – racconta Scaparro nella nota di regia – ci troviamo, ormai da anni, a riflettere sulle nostre origini, sulle nostre storie, sulle nostre contraddizioni, ma fortunatamente anche sulla nostra dirompente vitalità.”

Lo spettacolo è stato riproposto quest’anno in occasione del Semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea ed è stato portato in scena a Pomigliano pochi giorni dopo l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Stamattina, mentre il neoeletto Presidente parlava all’Italia e all’Europa nella cerimonia di insediamento, gli studenti delle scuole della città guardavano la replica di questo spettacolo, durante uno dei più interessanti incontri del teatro scuola di quest’anno.

Il cartellone messo in piedi dal Teatro Pubblico Campano e dall’assessore Roberto Nicorelli, infatti, sta regalando sapienti momenti di teatro di qualità alla città, arricchiti anche da una serie di incontri organizzati dal neo assessore alla cultura per far conoscere ai cittadini i protagonisti del teatro che man mano si stanno avvicendando in città. Appena la settimana scorsa, al centro culturale La Distilleria di via Roma, Glauco Mauri ha raccontato ad un pubblico diverso da quello dei suoi spettacoli tanti aneddoti della sua vita e della sua carriera, così da far quasi toccare con mano il lato umano e culturale del teatro italiano.

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