Pomigliano: l’istituto “Giovanni Falcone” diventerà un polo sociale
Pomigliano. Il sindaco Lello Russo e l’assessore alle politiche sociali, Mattia De Cicco,nell’ambito di una riunione tenutasi ieri in Municipio, hanno illustrato alle associazioni che compongono il “Tavolo delle Disabilità” le quali sono da tempo al lavoro per la realizzazione del Peba (piano eliminazione barriere architettoniche) – alcune soluzioni affinché la città di Pomigliano d’Arco si doti di una Casa Famiglia del “Dopo di Noi” e per “Progetti di Vita indipendente”. Amministratori ed associazioni hanno concordato che la struttura della scuola “Falcone” di via Nazionale delle Puglie sia la soluzione migliore.
“L’obiettivo è che questa ed altre strutture siano realizzate prima della scadenza del mio mandato” – ha esordito il sindaco Russo nel corso della riunione alla quale hanno preso parte le associazioni Agvh, Genitori Pro Handicap, Mente e Coscienza, Ualsi sezione Pomigliano, UILDM sezione Cicciano, Fiadda, Sunshines. Si tratta di un n obiettivo al quale l’amministrazione comunale stava lavorando da molti anni insieme alle associazioni, e che di recente ha suscitato non poche polemiche, in merito ad alcuni botta e risposta tra opposizione e maggioranza.
“Le associazioni coinvolte, di carattere locale e nazionale – spiega l’assessore – rappresentano tutte le disabilità sensoriali e fisiche e possono dunque fornire il loro contributo – come già accade – per integrare il progetto in ogni fase. In quella che diventerà polo sociale e al cui progetto i tecnici cominceranno a lavorare da domani, potranno crescere tanti altri progetti. Si tratta di oltre duemila metri in cui, oltre alla Casa Famiglia del “Dopo di Noi” e per “Progetti di Vita indipendente” – c’è la possibilità di allocare laboratori, auditorium, teatro, palestra: insomma, un polo sociale progettato insieme alle associazioni e a tutti coloro che vorranno dare il proprio contributo nell’arco dei prossimi mesi, insieme ai tecnici comunali”. Per l’anno prossimo si conta di avere un progetto definitivo e fondi che servano alla realizzazione e alla gestione della struttura. “Oltre a quello che diverrà polo sociale, unico nel comprensorio, ci proponiamo di realizzare altre infrastrutture sociali sul territorio”.
Domenico Modola
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