Politica. A Portici nasce “Possibile”. Ciro Esposito: “Lascio il PD perchè….”
A Portici nasce il nuovo gruppo consiliare Possibile. Il progetto di Pippo Civati avrà dunque una sua base politica anche sotto il Vesuvio: nella città della Reggia. Ad aderirvi i consiglieri comunali Nello Rissi, ex SeL, Mauro Mazzone (vice-capogruppo) di Go!, e l’ex democratico Ciro Esposito (capogruppo), che lascia il Partito Democratico dopo anni di militanza, andando così a rinfoltire le fila della maggioranza di Nicola Marrone: “Questo nuovo gruppo nasce in linea con gli intendimenti di carattere nazionale – hanno detto i tre consiglieri – che rivelano nelle politiche di Renzi un ostacolo insormontabile alla formazione di un centro-sinistra e alla funzione storica che la Sinistra ha assunto nel nostro paese. Funzione, che ormai, manca da anni. E’ per questo che, con il nascente programma politico, guidato da Pippo Civati, si torna a discutere con la base della Sinistra, sulla testa della quale sono state assunte decisioni da troppo tempo mal digerite. Questa non è una manovra politica, ma l’esigenza di ricucire l’antico rapporto che a Portici ha sempre visto legati il tessuto sociale con la sinistra storica, anche grazie all’impulso delle nuove energie che hanno, in maniera singolare ma determinata, segnato le vicende politiche degli ultimi anni in città“.
La decisione di abbandonare il PD, dopo anni di storica militanza, è stata per il consigliere Esposito una decisione sofferta, ma allo stesso tempo, secondo l’ex democratico, dovuta: “Certo dopo una lunga militanza in un partito che ha vissuto tante trasformazioni, – ha detto Ciro Esposito – arrivare al punto di rottura significa che è venuta a mancare, a causa di Renzi, legato ai poteri forti, quell’afflato di sinistra che è sempre stato l’unico baluardo che ho difeso, e il movente del mio ventennale impegno politico. La scelta di entrare in maggioranza è dettata non da prospettive individuali quanto dalla necessità di orientare, anche col mio contributo, l’azione politico-amministrativa con un punto di vista di sinistra, a difesa delle fasce deboli, nonostante il periodo di crisi“.
Dario Striano
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