Poggioreale, i risultati dell’autopsia di Alexandro Esposito: sul corpo nessun segno di violenza
San Giorgio a Cremano – La scoperta viene fatta un venerdì mattina intorno alle 9, era il 5 gennaio di quest’anno: i primi a lanciare l’allarme alle guardie penitenziarie di turno nel padiglione “Napoli” sono i due compagni di cella. Le prime notizie che trapelano dalle mura della casa circondariale parlando di ferite visibili sul corpo, ed è anche il medico del carcere che per primo visiona il corpo senza vita del povero Alexandro a parlare di liquido nero raggrumato che fuoriusciva dalla bocca (presumibilmente sangue). Alexandro Esposito di San Giorgio a Cremano è l’ennesima vittima. I primi risultati dell’autopsia: nessun segno di violenza: è l’autopsia a dire una prima, importante parola nella ricerca della verità sulla morte di Alexandro Esposito, il giovane trovato morto il cinque gennaio scorso all’interno di una cella del carcere di Poggioreale. Solo un primo passo, è vero, che tuttavia tende ad escludere ciò che all’inizio si era sospettato: e cioè che il recluso 34enne di San Giorgio a Cremano fosse stato ucciso, forse per un pestaggio. Com’è morto Alexandro? Intanto da inizio anno solo a Poggioreale si sono registrati tre suicidi tra i detenuti.
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