NUOVE REGOLE PER LA CATEGORIA – A Sant’Anastasia gli stati generali dell’Associazione direttori e collaboratori sportivi calcio

 

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SANT’ANASTASIA. Ieri si è svolta la riunione dell’A.DI.CO.SP. (Associazione direttori e collaboratori sportivi calcio) a Sant’Anastasia, il presidente Alfonso Morrone, il presidente onorario Vittorio Galigani e il direttore sportivo Emiliano Amata hanno presentato questo progetto dinanzi agli organi di stampa e altri direttori sportivi. L’obiettivo è di far aderire nuovi colleghi all’A.DI.CO.SP. che si batte contro i non abilitati e intende cautelare i direttori sportivi nelle sedi opportune.  Grande partecipazione di coloro che fanno parte di questa associazione come Raffaele Auriemma, Maurizio Manfra, Mauro Ventura, Andrea Angelucci, Marco Santopaolo e tanti altri.

Il presidente Alfonso Morrone dichiara: «Abbiamo iniziato da un paio di mesi, il calcio sta navigando in mari un po’ agitati come in Italia che si vive di scandali, ci sono problematiche tecniche, amministrative e finanziarie. Uno delle cause è la mancanza dei direttori sportivi nelle squadre che negli anni precedenti erano il fulcro delle società. La nostra associazione vede associati tutti coloro che sono abilitati, cioè che hanno effettuato il corso  da direttori sportivi per quanto riguarda l’ambito professionistico, da collaboratori per quanto riguarda l’ambito dilettantistico. Il direttore sportivo è l’unica figura nel calcio che non viene tutelata».

Il presidente onorario, Vittorio Galigani: «Prima i presidenti ci concedevano lo spazio e il tempo utile per esercitare la professione del direttore sportivo. Con il passar del tempo le cose sono cambiate radicalmente. La responsabilità, se ci sono direttori sportivi abusivi, è dei presidenti delle società. Il calcio è in crisi perché c’è gente che non riesce a portare avanti le società, non hanno le giuste competenze. Da parte delle leghe nazionali ci devono essere più controlli».

Infine il direttore sportivo, Emiliano Amata: «E’ un incontro importante, perché c’è partecipazione alla lotta sportiva contro i non abilitati. Bisogna rispettare delle regole per gestire le società calcistiche e se non si conoscono, salta tutto. Quindi bisogna dare importanza a chi è abilitato e quindi è a conoscenza delle normative. Ho voluto questa conferenza stampa a Napoli per lottare contro gli abusivi».

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