“Non c’è pace per le persone con disabilità e per le loro famiglie”, la denuncia di La Città cambia dopo la chiusura del centro per disabili
Somma Vesuviana – “Non c’è pace per le persone con disabilità e per le loro famiglie: chiude anche il centro disabili di San Vitaliano utilizzato dagli utenti di Somma Vesuviana per “tamponare” l’emergenza dettata dalla chiusura del centro disabili della nostra città.
Per quasi un anno, il Centro Polifunzionale di San Vitaliano – che fa parte dell’ambito che vede il comune di Somma Vesuviana come capofila – è stato un faro di speranza per circa trenta persone con disabilità e le loro famiglie. Un luogo dove socializzare, imparare e crescere, grazie al lavoro appassionato di educatori e operatori qualificati. Ma questa storia di successo si è interrotta bruscamente a causa dei ritardi nei pagamenti da parte dell’Ambito 22”. la denuncia di La Città cambia, che continua: “Nonostante le ripetute sollecitazioni della cooperativa Miro, che ha gestito il centro fino al 1°ottobre 2024, la situazione non si è risolta. La risposta dell’Ambito è stata un duro colpo: un silenzio assordante con conseguente chiusura del centro e una successiva drastica riduzione dei servizi offerti. Le famiglie degli utenti si trovano ora a dover affrontare una nuova sfida: trovare un’alternativa adeguata per i loro cari, in un momento di grande incertezza e precarietà. I ragazzi, a loro volta, sono privati di un luogo e di persone che rappresentavano per loro un punto di riferimento fondamentale. La mancanza di continuità, infatti, in un servizio così importante dedicato a persone in condizioni di fragilità, è un vero e proprio crimine: relazioni da ricostruire con nuovi operatori, nuovi percorsi da formulare… L’Ambito 22, con la sua risposta inadeguata e con la mancata risposta alla Cooperativa incaricata del servizio, ha dimostrato una totale indifferenza nei confronti delle esigenze delle persone più fragili. Una scelta incomprensibile, che ha prodotto un danno enorme non solo agli utenti e alle loro famiglie, ma anche agli operatori del centro, che hanno perso il loro lavoro.
La Città Cambia si unisce agli utenti, alle famiglie, alla cooperativa per chiedere alle istituzioni di intervenire e garantire il futuro del centro polifunzionale. La soluzione non può essere fare una nuova Manifestazione d’interesse in cui si offrono per lo stesso importo precedente un terzo delle ore di apertura, senza mensa né trasporto. Chi ne ha la possibilità intervenga e lo faccia al più presto!
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