Nell’ex piccola Svizzera diminuisce la differenziata e aumenta la Tari: è guerra di manifesti
San Sebastiano al Vesuvio – Carovana nelle scuole per sensibilizzare dal basso la raccolta differenziata che, stando all’ultimo manifesto affisso dall’amministrazione retta da Salvatore Sannino, non decolla al punto di causare, assieme all’individuazione di una piattaforma adatta allo smaltimento, l’aumento della Tari, la tassa sui rifiuti appunto. E nell’ex piccola Svizzera, oggi al maquillage per il manto stradale, è subito guerra di manifesti. “Per amore della verità”, quello targato Sannino coi colori del Pd, “Presentata la Tari, aumentata del 30%” quello invece targato Gennaro Manzo, dall’opposizione in consiglio comunale. “Per la prima volta nella storia – si legge in una nota stampa del Popolo di San Sebastiano al Vesuvio, Manzo sindaco – abbiamo avuto il dispiacere di leggere un manifesto della maggioranza che invece di comunicare ai cittadini qualcosa di positivo, comunicava l’aumento della tassa. L’unica giustificazione che hanno dato è che l’aumento era contenuto nella misura del 15% e non del 30%.
Ad onor di verità l’aumento era effettivamente del 30% perché era spalmato in due anni”. “Gli aumenti secondo l’amministrazione sono dovuti a due motivi, chiediamo pubblicamente alla maggioranza di conoscere in che modo è stato scelto il centro di conferimento dei rifiuti, vista l’esistenza in Provincia di Napoli di centri che praticano prezzi più bassi, mentre siamo ancora in attesa di conoscere il provvedimento (con data e numero di protocollo) con cui il responsabile del servizio finanziario ha dichiarato questi crediti inesigibili, visto che lo stesso non è mai stato allegato al bilancio, come invece richiede la legge e senza il quale si tratta di una voce fasulla”. Chiosa Gennaro Manzo.
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