Museo Madre: dopo le polemiche e i flop, la Regione completa il comitato scientifico con nomi di spessore internazionale
Il presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Pierpaolo Forte, ha annunciato la formazione completa del comitato scientifico. Bice Curiger, curatrice della Kunsthaus di Zurigo, Johanna Burton, direttrice del center for curatorial studies del bard college di New York, Andrea Bellini, direttore del centre d’art contemporain di Ginevra, sono i tre nuovi membri nominati dal presidente della giunta regionale della campania, Stefano Caldoro, su proposta dell’assessore alla Cultura Caterina Miraglia, che affiancheranno Gianfranco Maraniello, direttore del museo Mambo di Bologna e Chus Martinez, curatrice capo di Documenta (13) , già nominati dal consiglio di amministrazione della fondazione. Pierpaolo Forte si è detto onorato di presiedere un comitato di respiro internazionale che, tra i primi impegni, sarà chiamato a fare da giuria al concorso per la selezione del nuovo direttore del museo Madre, di cui si sono appena chiusi i termini per la presentazione delle candidature. Nei prossimi giorni verranno avviati i lavori di valutazione delle 32 domande di partecipazione pervenute. Il completamento delle nomine del comitato scientifico e l’attestata professionalità dei membri – si sottolinea nella nota – conferma la serietà dell’impegno di investimento della Regione Campania sull’arte contemporanea. Si tratta di passi tutt’altro che agevoli in questo momento complesso, in cui in Italia e in Europa si registrano sfide impegnative per le istituzioni culturali. La fondazione intende confermare la propria determinazione a condurre un lavoro sobrio e attento alla qualità, nella realizzazione degli impegni programmatici. «La presenza di cinque personalità provenienti da differenti e significative esperienze museali nazionali e internazionali, dimostra l’intento della fondazione di rafforzare il proprio impegno a favore della diffusione della conoscenza dell’arte contemporanea all’interno e oltre i confini del nostro Paese».
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