Michele Caiazzo, prepara il ritorno in città: “Il Pd a Pomigliano può far scuola”
Pomigliano d’Arco – “Quelli ossessionati dal mio nome vorrebbero che noi della vecchia guardia ci ritirassimo a vita privata. A questo dico no, a nome di tutti. Noi vogliamo fare i militanti, abbiamo passione politica, idee, e vogliamo promuovere l’innovazione. Siamo cittadini che si indignano e che si impegnano, e continueremo a farlo anche in futuro”. Non usa mezzi termini Michele Caiazzo, ex sindaco di Pomigliano d’Arco, mentre risponde ai giornalisti che gli chiedono come mai, secondo lui, le opposizioni al suo gruppo politico continuino chiamarlo in causa, nonostante non abbia più alcun incarico. Questa dichiarazione, come tantissime altre riguardo la politica comunale, provinciale e regionale, è tratta da un’intervista pubblica che si è svolta durante la Festa de l’Unità.
“Il progetto collettivo prevarrà sempre sui miei interessi personali; – ha risposto l’ex sindaco a chi chiedeva quale sarà il suo futuro politico – Ho scelto pochi mesi dopo le elezioni comunali del 2010, poiché avevo già svolto per 10 anni il ruolo di sindaco della città e per 5 di consigliere regionale, di lasciare il Consiglio e da allora non ho avuto altri incarichi politici. L’ho fatto per dare la possibilità ai compagni eletti consiglieri di esprimere al meglio le proprie potenzialità, senza la mia presenza che poteva apparire ingombrante. Insieme ai compagni della vecchia guardia e a tantissimi giovani abbiamo iniziato un lavoro di ricostruzione del partito in cui ho deciso di tornare ad essere un militante di base. Oggi a Pomigliano abbiamo un segretario di 20 anni, un direttivo altrettanto giovane, e stiamo facendo vedere al Pd regionale e provinciale come, secondo noi, deve comportarsi un partito vicino agli interessi della gente”.
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